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Scuola, da Como ai tessuti ammazza-Covid si prova a restare in piedi

Scuola, da Como ai tessuti ammazza-Covid si prova a restare in piedi

Dal preside di Como ai tessuti ammazza-Covid, la scuola prova a resistere. Ma il virus incalza e si ricorre sempre più alla DAD. Scuola, oggi. Il tra

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Dal preside di Como ai tessuti ammazza-Covid, la scuola prova a resistere. Ma il virus incalza e si ricorre sempre più alla DAD.

Scuola, oggi. Il tracciamento degli studenti positivi, fa acqua da tutte le parti. Un nuovo lockdown si profila all’orizzonte. Scuola chiusa. Didattica online da casa. Potrebbe andar peggio? Segue battuta. No. Purtroppo non potrebbe. Segue mestizia.

Qui Como, che faccio col positivo?

Ho tenuto una classe a casa di mia iniziativa”, diceva qualche giorno fa il preside di un istituto superiore della provincia di Como. “La mamma di uno studente mi aveva avvisato che il figlio era positivo. Ho provato subito a mettermi in contatto con l’ATS, mandando una mail e chiamando al telefono per tre giorni di fila ma la linea era sempre occupata”.

Io non sono un’autorità sanitaria, non posso disporre la quarantena, ho bisogno di un atto ufficiale, quindi mi sono limitato a raccomandare di non frequentare la scuola. Per fortuna ha prevalso il buon senso e tutti sono rimasti a casa in didatti a distanza”.

Idee ci sono?

A fronte della disperazione del suddetto preside, che non sa come muoversi, c’è chi prova a porre rimedio alla crisi. Presentando un prodotto particolare che potrebbe aiutare tutti gli istituti: un tessuto “ammazza Covid” da mettere su banchi, cattedre, sedie. Tutto. Va bene su tutto.

Secondo i suoi realizzatori, capitanati dalla “Bumpee srl”, “ha superato i test sulla capacità virucida previsti (…) realizzati sul Sars-Cov-2 fornito dall’Istituto Spallanzani di Roma, dimostrando un’efficacia fino al 99,99%”.
Questo tessuto, a sentire i produttori, ucciderebbe quindi virus e batteri presenti sulle sue superfici. “Il tessuto e i manufatti sono stati analizzati in diversi laboratori italiani, e sottoposti a tutti i test necessari per la certificazione o per la registrazione nell’elenco dei Dispositivi Medici del Ministero della Salute”.

C’è chi prova a salvare i presidi di Como, e forse la Scuola tutta.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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