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Il Conte Biagio è il nuovo protagonista della mia intervista

Il Conte Biagio è il nuovo protagonista della mia intervista

Il Conte Biagio ha pubblicato il suo nuovo singolo, “Sigaretta”, ma io ho voluto farmi raccontare qualche chicchetta in più. Ho scambiato quattro chi

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Il Conte Biagio ha pubblicato il suo nuovo singolo, “Sigaretta”, ma io ho voluto farmi raccontare qualche chicchetta in più.

Ho scambiato quattro chiacchiere con Il Conte Biagio, cantautore adottato da Milano che ha di recente pubblicato un nuovo singolo dal titolo “Sigaretta”, una conversazione infinita con sè stessi davanti a una sconosciuta, e sui propri sentimenti confusi, nel tempo di una sigaretta.

Ecco cosa mi ha raccontato!

In che modo Milano è un territorio ostile?
Dipende molto da come la prendi Milano. Non l’ho mai fatto ma credo sia come fare Surf. Devi avere la forza di cavalcare l’onda e non farti buttare giù. Cadere, non essere vincente, ci sta fa parte del gioco ma questa città non lo contempla. Messo in chiaro questo con se stessi si sta bene qui, non posso lamentarmi.

Cosa facevi durante il tuo primo periodo nella capitale meneghina? E adesso?
Andavo in giro senza una meta con i miei sogni di cantastorie in cerca di un lavoro e soprattutto di me stesso. Sono arrivato a Milano ad Agosto di tre anni fa all’avventura. Non conoscevo bene i posti cosi mi sono messo a girovagare a caso. Adesso ho le idee più chiare. In questi 3 anni ho fatto diversi live e prodotto un bel po’ di brani. In questo periodo sto lavorando come tecnico alla costruzione di un nuovo Data Center poco fuori Milano; è molto impegnativo ma almeno non ci annoiamo.

Chi è la ragazza che ha ispirato questo brano?
Una ragazza che ho conosciuto al Carroponte poco dopo essere arrivato a Milano. Con la scusa di una sigaretta si è messa a parlare; anche se non mi conosceva ha indovinato tutta la mia vita. Mi ha detto “Milano è la città della perdizione” e “più donne avrai più ti sentirai solo” poi è sparita nel nulla.
Il giorno dopo ci ripensavo. Non potendo contattarla, mi aveva bloccato su Facebook, le ho risposto scrivendo “Sigaretta”. Nel ritornello canto “non ci posso credere che tutto andrà cosi’ e che il tempo ti darà ragione. “ Spero che prima o poi ascolti il brano.

Gli ultimi tuoi due singoli sembrano descrivere l’incapacità di intraprendere delle relazioni stabili, soprattutto in una grande città. In fondo, è così?
Di sicuro in una grande città i rapporti stabili sono più difficili da costruire. Il rischio è proprio questo di non approfondire e di perdersi. Non parlo solo al livello sentimentale ma anche lavorativo. Con molti colleghi e addetti ai lavori nel mondo dello spettacolo ci si conosce ci si saluta, ma quasi mai si va oltre il “Ciao Bro come va.. tutto bene? Bla bla bla… si ho visto stai spaccando “

Leggiamo che al brano ha collaborato anche Federica Ferracuti, che ultimamente sta facendo parlare di sè con il suo progetto HU. Come siete entrati in contatto?
Con Fede ci siamo conosciuti per caso un paio di anni fa. Vendevo un controller Midi su mercatino musicale e lei l’ha comprato (anche se poi non l’ha mai usato).
Ha collaborato al pezzo venendo in Studio un pomeriggio con il suo fantastico Moog trasportandolo sui mezzi (pesa un botto). Oltre alla traccia di Synth mi ha dato una mano a sistemare la struttura del brano e a farlo girare meglio.
Con il progetto HU sta finalmente facendo parlare di lei. E’ in corsa per Sanremo Giovani, sono felicissimo facciamo tutti il tifo per lei! Sono anni che lavora con dedizione e amore, sono sicuro che questo di Sanremo sia solo l’inizio.
Alle registrazioni del brano, prodotto da Antonio Polidoro al Blap Studio, hanno preso parte anche il Trio Cavalazzi, Cecilia Dal Bono, Giacomo Zorzi, Alessandro Salerno, Fabrizio Cannamela che non finirò mai di ringraziare.

Com’è andato quest’anno? E cosa ti ha insegnato?
Non mi ha insegnato molto, mi ha solo fatto ricordare che se dobbiamo sappiamo adattarci a qualsiasi situazione. La prima cosa che farai quando si potrà tornare a suonare? Stage diving

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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