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Ah ma quindi a scuola ci torniamo l’11? Annamo bene…

Ah ma quindi a scuola ci torniamo l’11? Annamo bene…

Pensavate di dover tornare a scuola domani? Errore. Per le superiori la data slitta all'11. Altri addirittura a fine mese. E la confusione regna sovra

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Pensavate di dover tornare a scuola domani? Errore. Per le superiori la data slitta all’11. Altri addirittura a fine mese. E la confusione regna sovrana.

Domani si torna a scuola. S’era detto così, no? Dopo Natale, in classe. Magari non tutti insieme. Metà e metà, a rotazione. Quindi tutto ok, giusto? Manco per niente. A quanto pare anche la data del 7 gennaio non va più bene per la ripartenza scolastica. A prescindere dal colore della vostra regione se frequentate le superiori continuerete con le videolezioni anche dopo l’arrivo della befana. E se sarete stati buoni avrete al massimo le caramelle per addolcirvi l’incubo della DAD, che, in ogni caso, proseguirà ad essere impiegata ancora a lungo.

Il governo, in accordo con le regioni, ha deciso in extremis di posticipare il rientro in aula almeno fino all’11 gennaio. Solo i bambini delle elementari e medie torneranno in presenza da domani. Nel frattempo, in questi quattro giorni in più, tutti i problemi che riguardano i licei e gli istituti tecnici saranno prontamente risolti. O almeno questo, si suppone, sia l’intento, per quanto improbabile possa apparire.

Perché altrimenti si dovrebbe pensare che sia solo un numero scelto a caso tra i 31 possibili sul calendario per provare ad accontentare tutte le parti in causa. Ma forse, in realtà è proprio così. Purtroppo infatti, ancora una volta, la confusione politica regna sovrana sulle spalle degli studenti.

Fino a due giorni fa Conte e la Azzolina insistevano sul 7. Dal PD premevano per posticipare al 15. Nel frattempo, alcuni presidenti di regione avevano già deciso a prescindere di superare le decisioni del Consiglio dei Ministri e andare oltre le date indicate. Alla fine il compromesso è stato trovato. Almeno in parte, visto che comunque in Veneto e in Friuli Venezia Giulia si ripartirà il 31 gennaio e in Campania, a scaglioni, dal 25. Sulla stessa scia sembra volersi accodare anche la Sardegna, che sta valutando il 15 come data possibile.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma non era più semplice accordarsi da subito con i singoli territori, invece di stabilire al tavolino qualcosa che a poche ore dall’entrata in vigore non sta più bene a nessuno?

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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