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Alla scoperta de “I Sidèrea”, la band di Latronico che punta alle stelle.. letteralmente

Andiamo a scoprire insieme qualcosa in più su un gruppo ancora in fase di rodaggio ma che promette bene. #FacceCaso. Sei mai stato a Latronico? Io sì

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Andiamo a scoprire insieme qualcosa in più su un gruppo ancora in fase di rodaggio ma che promette bene. #FacceCaso.

Sei mai stato a Latronico? Io sì. È un comune italiano di 4.467 abitanti della provincia di Potenza, Basilicata. Se c’è una cosa che mi ha colpita di quel “paese dei balocchi” è stato il calore delle persone. Ho conosciuto gente fantastica, vera, ospitale, che ha reso il mio breve soggiorno indimenticabile. Con una tradizione musicale da fare invidia a quella Napoletana, la Basilicata ospita tanti giovani artisti emergenti, tra cui i Sidèrea.

– I Sidèrea –

Giovanni Lofrano classe ’95 alla voce, Umberto Giordano del ’93 alla chitarra acustica, classica e elettrica. Raffaele D’Angelo, mascotte della band, classe ’99 al pianoforte e alle tastiere. Angelo Iacovelli del ’94 al basso. Voglia di fare e tanto tanto talento. Gli ingredienti per creare qualcosa di buono ci sono tutti. Andiamo a scoprire insieme qualcosa in più su un gruppo ancora in fase di rodaggio ma che promette già bene.

  • Giovani, bravi e belli. Nonostante il progetto sia nato da poco, c’è del potenziale. Ci parlate del vostro background artistico? Da dove venite, che fate nella vita, come vi siete conosciuti?

Umberto: Io e Angelo ci siamo avvicinati agli strumenti circa 10 anni fa (estate 2007) con l’intenzione di creare una rock band insieme a nostri coetanei. L’incontro con Giovanni è avvenuto poco dopo e per alcuni anni abbiamo suonato live con Garage Inc (con Donato Giacoia alla chitarra ed Egidio De Caro alla batteria), crescendo a livello musicale e tecnico per lo più da autodidatti. Ci piaceva fare rock, sia classico che blues con alcune influenze prog. Pian piano grazie agli incassi dei live abbiamo messo su un impianto di tutto rispetto. Io e Angelo abbiamo sempre suonato insieme, in situazioni diverse, cambiando anche formazioni. Adesso studio Geologia, sono in dirittura d’arrivo, Angelo frequenta Ingegneria della Sicurezza a Roma, presso La Sapienza.

Giovanni: Io nel frattempo ho avuto altre esperienze, tra cui un duo acustico che ha riscosso notevole successo nella zona e non solo. Dopo qualche anno di stallo ci siamo ritrovati con l’intento di rimettere su qualcosa di interessante e serio, partendo da un repertorio di cantautorato italiano e internazionale, ma con variazioni sul blues e rock più soft.

Raffaele: Sono entrato in conservatorio a 10 anni come pianoforte principale, attualmente frequento il secondo anno del Triennio ordinamentale. Ho partecipato a diversi concorsi e Master con autorevoli artisti e maestri abbastanza conosciuti sul suolo nazionale. Ho preso parte a diverse formazioni di genere classico e leggero, sia Jazz che Blues. Ho composto anche alcuni brani con la collaborazione di Tonino Angone e con l’ausilio della casa discografica AMVD.

  • Sidèrea è un nome che non passa inosservato. Cosa si nasconde dietro questa parola? Da dove nasce l’idea?

Angelo: Sidèrea è una parola, un aggettivo anzi, a cui teniamo particolarmente. Significa delle stelle, stellare, che ha a che fare con le stelle e non è per darsi delle arie. E’ il titolo del testo di una canzone scritta da mio papà, Lello Iacovelli, grande bassista e maestro con laurea quinquennale in jazz al conservatorio.

Papà era stimatissimo in zona, non solo per le sue doti da musicista. È scomparso improvvisamente lo scorso 27 gennaio. La scelta di questo nome è un modo per rendergli omaggio, senza contare che il riferimento alle stelle calza a pennello. In questa band suono anche io, che nel mio piccolo cerco di portare avanti quella passione e quelle note che mio padre mi ha trasmesso fin dai primi istanti di vita, insegnandomi le basi dello strumento.

  • Non ho ancora avuto la fortuna di sentirvi dal vivo ma un uccellino mi ha detto che il vostro live è stato un successone. Com’è stata la prima esperienza sul palco? Quali sono i progetti all’attivo?

Era la nostra prima come Sidèrea ma non la nostra prima in assoluto. Ognuno ha le sue esperienze alle spalle e i vari palchi o locali. Ognuno si è esibito davanti a pubblici diversi. Però ci siamo divertiti moltissimo. C’è molta sintonia, ci capiamo, basta uno sguardo e decidiamo come variare o concludere un pezzo. Inoltre ci siamo trovati davanti un pubblico molto partecipe ed entusiasta. Abbiamo alle spalle poche prove e le cose vanno da sé. In progetto, per il momento, abbiamo di farci conoscere il più possibile e con ogni mezzo.

  • Con le cover siete collaudati. Possiamo sperare nell’uscita di un inedito a breve? Su cosa state lavorando in questo momento? Se passate per Roma verrete a trovarci in radio?

Ci preme fare live e suonare suonare suonare. Puntiamo comunque a produrre qualcosa di inedito, di nostro e di maturo. Non vogliamo tirar fuori qualcosa di scontato o banale ma allo stesso tempo sentiamo l’esigenza di buttarci e lasciarci andare. Vorremo uscire anche dal contesto locale e perché no,  fare anche qualche live a Roma e senz’altro passeremo dalla vostra radio! A breve vorremmo inoltre registrare una demo, di qualche cover carina, per poter girare maggiormente. Ci sono tutti i presupposti e le buone intenzioni insomma. In estate se ce ne sarà occasione e necessità probabilmente amplieremo anche un po’ la formazione, ma è tutto da vedere. Per ora seguiamo la nostra passione e il nostro orecchio!

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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