Non sempre il livello di sviluppo tecnologico delle scuole permette di sfruttare il registro elettronico appieno. #FacceCaso. Una web survery di skuo
Non sempre il livello di sviluppo tecnologico delle scuole permette di sfruttare il registro elettronico appieno. #FacceCaso.
Una web survery di skuola.net su 7mila studenti delle scuole medie e superiori, ha fatto emergere che i docenti non sono ancora pratici di registro elettronico.
Il 55% degli intervistati ha affermato che il registro elettronica ha completamente rimpiazzato quello cartaceo (al Nord si va oltre quota 70%), un altro 26% ancora ‘convive’ con quello tradizionale. Soltanto nel 19% dei casi (meno di 2 su 10) questo strumento non ha fatto proprio breccia.
Non sempre il livello di sviluppo tecnologico delle scuole permette di sfruttare il registro elettronico appieno: solo nel 70% dei casi in cui ‘funziona’ il nuovo strumento, i dati vengono inseriti in tempo reale. Nel 14%, invece, le informazioni vengono appuntate su carta per poi essere caricate utilizzando il computer del laboratorio d’informatica o quello della sala professori. Nel 12%, poi, sono addirittura i bidelli a occuparsi dell’inserimento, passando per le classi per raccogliere tutti i dati e caricandoli a fine giornata.
E le famiglie? il numero dei genitori che consultano il registro elettronico cresce ma non abbastanza. Rispetto al 2016 si segnala un incremento del 3% tra chi entra di frequente nel sistema informatico scolastico: il 47% degli studenti intervistati affermano che i propri genitori lo controllano spesso, il 32% ogni tanto.
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