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Tatuaggio: le 5 “S” da seguire

Tatuaggio: le 5 “S” da seguire

Significato, Stile, Studio, Soggetto e Soglia del dolore: le cinque “S” per un tatuaggio perfetto. Ah i tatuaggi. So che molti di voi già si saranno

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Significato, Stile, Studio, Soggetto e Soglia del dolore: le cinque “S” per un tatuaggio perfetto.

Ah i tatuaggi. So che molti di voi già si saranno sottoposti a questa piacevole tortura. O forse c’è ancora qualcuno che sta combattendo con i propri genitori per convincerli a non cacciarli di casa.(Leggete qualcosa anche qui). Beh se un tatuaggio è nei vostri programmi futuri, vediamo cinque piccoli consigli per non sbagliare.

Le cinque “s” del tatuaggio:

  • Il significato: di solito se avete intenzione di scrivere qualcosa di indelebile sulla pelle sarebbe il caso di cercare un significato. In realtà una volta che si è arrivati al terzo questo piccolo particolare potrebbe mancare (perché quando inizi, poi non smetti più). Pensateci a fondo e cercate qualcosa che per voi è realmente importante. E si, sarete liberi di non rispondere quando qualcuno vi chiederà “che significa?”
  • Lo stile: cercate, informatevi. Gli stili dei tatuaggi sono tantissimi, c’è l’Old School, ci sono i biomeccanici, mille tipi diversi di scritta. Cercate quello che più vi si addice, anche insieme al tatuatore, ma siatene convinti.
  • Lo studio: i tatuaggi sono una cosa seria. Cercate uno studio pulito, anzi pulitissimo. State attenti all’apertura dell’ago, alla sedia, ai guanti del tatuatore. Controllate qualsiasi cosa. Perché tanto potete prendere ed andarvene. Se avete paura che vi faccia allergia fate una prova, fatevi fare solo un puntino e tornate un’altra volta. C’è la vostra pelle in ballo.
  • Il soggetto (e la posizione): colorato o in bianco e nero? Con o senza sfumature? Un disegno o una scritta? Dove si vede o dove non si vede? Sono tutti interrogativi che vi possono venire in mente. Anche qui il tatuatore (dopo aver controllato le cose del punto precedente) vi potrà essere estremamente di aiuto. Affidatevi ai suoi disegni, non ve ne pentirete e se avete qualcosa da cambiare non si offenderà.
  • La soglia del dolore: no, i tatuaggi non fanno così male. Anzi, dipende dalla posizione in cui volete farlo. Basta stringere un po’ i denti e rilassarsi, magari un po’ di fastidio, ma nulla di troppo doloroso.

Ve l’ho già detto, quando si inizia non ci si ferma. Prima sul fianco, poi la caviglia, poi dietro al collo. I tatuaggi sono arte e amarli non è poi così difficile. (Ve lo dico io, che ho appena prenotato il terzo).

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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