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Filosofia alle elementari? Si può con Farfilò

Filosofia alle elementari? Si può con Farfilò

Farfilò è un progetto lanciato in una scuola elementare bolognese per permettere ai bambini di sviluppare un pensiero critico. Vediamo come funziona.

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Farfilò è un progetto lanciato in una scuola elementare bolognese per permettere ai bambini di sviluppare un pensiero critico. Vediamo come funziona.

Che noia la filosofia. D’altronde chi ha frequentato il liceo sa benissimo quanto può essere difficile e faticoso comprendere i pensieri di Shopenauer, Kant o Freud. Forse però, approcciando la disciplina con delle basi migliori, studiarla non sarebbe così tanto fastidioso.

Ma come far acquisire queste basi ai ragazzi? La soluzione migliore potrebbe essere quella di fare in modo che i ragazzi sviluppino un pensiero critico fin dalle elementari. Ed è esattamente questo che stanno cercando di fare nella V B della scuola primaria Zamboni di Bologna.

Qui è stato lanciato il progetto Farfilò, ideato da Sebastiano Moruzzi, ricercatore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna e dalla ricercatrice del Dipartimento di scienze dell’Educazione Silvia Demozzi. Il progetto prevede 5 incontri durante i quali saranno presentati ai bambini dei racconti metaforici sui quali verranno poi aperti dei dibattiti.

Per garantire il raggiungimento degli obbiettivi sono stati inoltre stabilite alcune regole (dette “di ingaggio dialettico”) che i 22 bambini che aderiranno al progetto dovranno assolutamente rispettare:

  1. Alzare sempre la mano;
  2. Non giudicare l’opinione del cercatore delle risposte della sedia accanto;
  3. Non ridere se non si è d’accordo con quello che dice il cercatore di risposte della sedia accanto.

Per ora i filosofi e i pedagogisti che prendono parte agli incontri si sono limitati a mettere i ragazzi di fronte alla domanda “Chi sono io?”. Nel giro di poco tempo, però, Farfilò potrebbe portare anche alla creazione di una startup, di un master e di corsi di filosofia con i bambini.

Insomma, niente libri incomprensibili, niente Kant, niente Shopenauer. Solamente delle discussioni in un clima giocoso su alcuni dei temi più dibattuti nella storia del pensiero. Solo così i ragazzi hanno la possibilità di innamorarsi della filosofia. Licei, prendete appunti.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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