Pare che Google e Mastercard stiano collaborando per conoscere le nostre abitudini di acquisto sia online che offline. È un rischio privacy elevato?
Pare che Google e Mastercard stiano collaborando per conoscere le nostre abitudini di acquisto sia online che offline. È un rischio privacy elevato?
Una notizia alquanto inquietante, che sta rimbalzando sui siti specializzati. Una collaborazione tra Google e Mastercard muove i nostri dati a fini di mercato.
Certo, non è più nulla di così scandaloso dato che certe cose sono ormai consolidate, come l’utilizzo di nostri dati personali per capire che pubblicità offrirci.
A quanto pare però Google nell’ultimo anno si è concentrata sul comprendere come la pubblicità online condiziona i nostri acquisti offline. Per capire tale meccanismo ha collaborato anonimamente con Mastercard, per ora solo negli Stati Uniti.
Il punto è che nessuna delle due aziende ha comunicato ai propri clienti che gli acquisti effettuati nei negozi fisici mediante carta di credito sono stati controllati e utilizzati da Google.
Si parla di milioni di dollari investiti dalla grande G per offrire agli inserzionisti strumenti supplementari per fare capire quanti utenti, dopo aver visto un prodotto online, l’avessero effettivamente acquistato nel negozio fisico.
La guerra di dati e di conoscenza dell’utente si sta facendo sempre più serrata e invadente, perché ormai è impossibile rimanere anonimi.
Qualsiasi cosa venga fatta con internet, anche se in forma privata, non è più semplicemente qualcosa di personale, ma di dominio dei giganti digitali, e non solo.
Ad esempio è risaputo che sempre Google abbia fornito ai propri clienti gli spostamenti degli utenti, sfruttando cronologie delle posizioni, senza però riuscire a collegarli agli acquisti eventualmente effettuati.
COMMENTS