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L’app per mettere fine alla violenza sulle donne

L’app per mettere fine alla violenza sulle donne

"L'app permetterà alle donne di trovare in tempo reale il centro antiviolenza più vicino a loro, dove poter ricevere un aiuto immediato". #FacceCaso.

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“L’app permetterà alle donne di trovare in tempo reale il centro antiviolenza più vicino a loro, dove poter ricevere un aiuto immediato”. #FacceCaso.

È giunta l’ora di dire basta alla violenza sulle donne. Quale modo migliore per farlo se non con un’app alla portata di tutti? L’idea è nata con l’intento di rendere più facile e immediata la comunicazione fra le vittime di violenza e i centri antiviolenza. 

Ormai manca poco alla presentazione ufficiale dell’app da parte dell’assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialita’ e Pari opportunita’ della Regione Lombardia Silvia Piani.

“L’app permetterà alle donne di trovare in tempo reale il centro antiviolenza più vicino a loro, dove poter ricevere un aiuto immediato. L’applicazione sarà collegata al sito regionale www.nonseidasola.regione.lombardia.it, sarà georeferenziata e permetterà di individuare il Centro Anti Violenza più vicino”. Ha spiegato Piani.

Un altro fondamentale obiettivo è quello di iniziare a lavorare al nuovo Piano quadriennale antiviolenza “che dovrà essere sempre più attuale e più rappresentativo della realtà”.

La notizia positiva è che nel primo semestre 2018, le donne che hanno avuto un primo contatto con i Centri antiviolenza lombardi sono state 7.213. L’anno precedente erano solo 5.892.

“Quest’anno ci aspettiamo dunque un aumento esponenziale dei numeri, che potrebbero raddoppiare rispetto all’anno scorso. Per questo è importante favorire l’autonomia economica delle donne, poiché l’aspetto finanziario è necessario per farle uscire dal contesto familiare in cui si verificano le violenze”. Ha spiegato Silvia Piani.

“Ecco perché la formazione dei professionisti che si occupano di violenza contro le donne come medici di base, avvocati e personale delle Forze dell’ordine, è fondamentale: spesso sono loro il primo contatto delle donne maltrattate. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica è inoltre essenziale per garantire l’emersione dell’intero fenomeno e favorire la fuoriuscita dal contesto di violenza”. Ha concluso l’assessore.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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