Tempo di lettura: 1 Minuti

Il Presidente Mattarella alla Sapienza

Il Presidente Mattarella alla Sapienza

Il Presidente Mattarella ha partecipato alla commemorazione di Massimo D’Antona, scomparso 20 anni fa. Ammirazione e stupore tra gli studenti. La Fac

Gara tra i migliori Atenei italiani
Parma, nasce la prima sala per studenti musulmani in un’università italiana
Università in presenza? Se ne riparla il prossimo semestre, parola di Manfredi

Il Presidente Mattarella ha partecipato alla commemorazione di Massimo D’Antona, scomparso 20 anni fa. Ammirazione e stupore tra gli studenti.

La Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza era in fase di preparativi già da un po’ di giorni.
Gli addetti si erano occupati di sistemare e pulire gli spazi, con riguardo anche per gli scaffali più alti e irraggiungibili.
La aiuole del cortile, troppe volte trascurate, hanno subito un lavoro di manutenzione, che ha reso di nuovo giustizia allo spazio esterno della sede.
Le pareti del corridoio centrale sono state ripulite dai fogli, striscioni e manifesti che solitamente le ricoprono.
Insomma, la Facoltà era tirata a lucido!
L’entusiasmo generale non era casuale, ma bensì dovuto ad un ospite speciale: il Presidente Sergio Mattarella.

L’arrivo del Presidente

Mattarella è arrivato intorno alle ore 10, quando la Facoltà, già messa in sicurezza, era pronta ad accoglierlo.

Una volta arrivato, il Presidente ha partecipato alla cerimonia di intitolazione dell’aula a Massimo D’Antona, in occasione del ventennale della sua scomparsa.
Massimo D’Antona fu un giurista e professore di diritto del lavoro, anche alla Sapienza, e fu assassinato dalle Brigate Rosse, il 20 maggio 1999.

La Cerimonia

La cerimonia è iniziata con i saluti istituzionali e la presentazione della targa da parte del rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, il Preside della Facoltà di Scienze Politiche, Tito Marci, e il Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Luca Scuccimarra.
Tra i partecipanti c’era anche Maurizio Landini, Segretario generale della Cgil, che al termine della cerimonia si è prestato a rispondere ad alcune domande dei giornalisti, proprio davanti alla targa commemorativa.

“La Repubblica ha l’obiettivo di colmare le fratture che si aprono nella società, chi detesta la democrazia invece vuole che le fratture di allarghino, che diventino conflitti insanabili, che seminino paure e rancore e che la Costituzione diventi irrealizzabile. […]In un paese democratico quale è il nostro si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e istituzioni che va sempre difeso insieme. Questo messaggio è contenuto anche nella esperienza e nell’insegnamento di Massimo D’Antona”. Queste sono state le parole pronunciate dal Presidente Mattarella nel suo intervento, secondo quanto riportato da Repubblica.

E per finire…

La cerimonia è proseguita in via Salaria, dove alle 12.00 si è svolta una cerimonia commemorativa alla lapide di D’Antona, e nell’aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza, in cui si è svolto il convegno “La dottrina in Massimo D’Antona vent’anni dopo”.

La cerimonia è terminata quando è andato via il Presidente Mattarella, che prima di salire in macchina ha salutato gli studenti che lo stavano aspettando fuori.
Questo è stato l’unico rammarico della giornata: i giovani, che vivono e popolano la città universitaria tutti i giorni, non hanno potuto prendere parte alla cerimonia, ma hanno assistito, guardando come spettatori esterni.
Tuttavia, gli occhi dei tanti ragazzi, che forse avevano appena terminato lezione o che dovevano iniziarla, guardavano Mattarella con ammirazione e stupore.
Questa è la dimostrazione che, nonostante la frattura sempre più evidente tra i giovani e il mondo della politica, c’è ancora fiducia nelle figure istituzionali.

#FacceCaso

Di Claudia Marano

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0