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Gamer is the new “Belloccio”: ecco come sarà il fascino del futuro

Gamer is the new “Belloccio”: ecco come sarà il fascino del futuro

In un futuro non troppo lontano, i nuovi fighi saranno i gamer. I campioni di videogiochi che detteranno i nuovi canoni del "bello". Avete presente l

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In un futuro non troppo lontano, i nuovi fighi saranno i gamer. I campioni di videogiochi che detteranno i nuovi canoni del “bello”.

Avete presente la sfida lanciata sui social da Cristiano Ronaldo? Quella in cui fa millemilamilioni di addomianli in 45 secondi? È un figo lui, vero? Non negate. Tutti a calciare le punizioni come lui quando giocate a calcetto. Tutti ad esultare con il suo urlo, “SIUUUU“. Ma in futuro sarà ancora così? Ci saranno altri atleti famosi a dettare i canoni di figaggine? Oppure, vista l’esplosione degli eSports – che continueranno a diffondersi sempre di più – tra 20 anni saranno i gamer a ispirare i fan?

Bene, se questo scenario dovesse concretizzarsi, sappiate che è lecito attendersi una ridefinizione dei canoni del “bello”. Lo dimostra uno studio che presenta come potrebbe essere un tipico videogiocatore nel 2040.

Ricco, famoso, pallido di carnagione, viso smunto, con la pancia, un po’ di rachitismo, calvizie precoce, con articolazioni dei pollici deformate dall’eccessivo utilizzo dei joystick. E, ovviamente, ammirato da milioni di ragazzini di tutto il mondo per il suo successo. E cosi le storie alla Beckham saranno fuori moda. Il belloccio, fisicato, che in campo fa faville e fuori fa strage di cuori, potrebbe diventare un pezzo di antiquariato.

Il fisico del Gamer deriva dalla dipendenza da videogiochi. Il cranio subisce deformazioni a furia di indossare per molte ore al giorno, tutti i giorni, cuffie, mascherine e visori. La colonna vertebrale si ingobbisce. La circolazione sanguigna risente della postura e ne derivano gonfiori alle caviglie e alle ginocchia. Per non parlare dei ripercussioni che un organismo subisce per la scarsa esposizione alla luce del sole.

Ma lui è il campione del mondo di un gioco che chiunque può praticare. Esattamente come oggi è CR7 nel calcio. Un mito assoluto nel fare cose in cui qualsiasi persona può cimentarsi, per sentirsi come lui. Saranno in tantissimi a voler diventare campioni di Play Station da grandi. E per alimentare questo sogno ci si è messo anche il CIO, che ha aperto alla possibilità di vedere gli eGames alle Olimpiadi. Una bella medaglia d’oro al collo, con tanto di inno nazionale, al termine di una sfida appassionante a colpi di combo x-quadrato-triangolo-cerchio. Questa è la prospettiva.

Ora, però, sorge una domanda: un superfigo campionissimo dei videogame quale challenge potrebbe mai inventarsi per i social?

#FacceCaso

Di Tommaso Fefé

 

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