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Cristiana Capotondi x FacceCaso: “Vi dico la mia su maturità, diritti delle donne e calcio”

Cristiana Capotondi x FacceCaso: “Vi dico la mia su maturità, diritti delle donne e calcio”

L'attrice (e non solo) Cristiana Capotondi ha risposto alle nostre domande. Cinema, violenza di genere e calcio femminile: ecco cosa ci ha raccontato.

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L’attrice (e non solo) Cristiana Capotondi ha risposto alle nostre domande. Cinema, violenza di genere e calcio femminile: ecco cosa ci ha raccontato.

Giochiamo all’associazione d’idee. Roma, film e maturità: cosa vi viene in mente? Se la vostra risposta non è Notte prima degli esami, consideratevi bocciati all’esame di cinematografia. Autentico cult per generazioni di maturandi dal 2006 in avanti, vanta tra i suoi protagonisti un’attrice dal talento ormai affermato e apprezzato in molti ruoli. Stiamo parlando di Cristiana Capotondi, che ci ha regalato un’intervista esclusiva in cui abbiamo parlato di tutto il suo mondo.

Cosa ti senti di dire ai ragazzi che sosterranno quest’anno una maturità molto diversa rispetto agli altri anni?

Mi spiace che non abbiano potuto vivere gli ultimi giorni di scuola, e le emozioni che ne derivano, tutti insieme. Sarà una maturità strana. Ma credo che possano recuperare il senso di comunità che si crea tra compagni di scuola, nelle ore dell’esame più temuto della vita, grazie ai social e ad una piccola rinnovata possibilità di prossimità sociale. E poi… questa sarà una maturità ricordata negli anni, come quella dell’89, quella di Notte prima degli esami, in cui lo scherzo radiofonico raccontato nel film avvenne davvero e generò un gran caos“.

Quella pellicola, dopo gli esordi negli anni ’90, l’ha definitivamente consacrata e lanciata nella sua carriera. Da lì in avanti il suo impegno sui set le ha consentito anche di interpretare personaggi carichi di significati e di messaggi d’impatto sul pubblico. In uno dei suoi ultimi lavori televisivi, Bella da Morire, andato in onda sulla Rai, ha affrontato il tema della violenza di genere e del femminicidio.

La TV secondo te può essere un mezzo per far arrivare anche a un pubblico molto giovane un messaggio educativo in questo senso? Se potessi cambiare qualcosa nel modo in cui simili fatti vengono raccontati mediaticamente, cosa faresti per renderne più efficace la comprensione, soprattutto per le nuove generazioni?

La televisione gioca un ruolo fondamentale per far arrivare storie e vicende altrimenti non accessibili ai più. Credo che certi temi vadano affrontati con coraggio e, fuori dalla retorica sociale, debbano indicare nella donna l’ago della bilancia delle relazioni sociali. Responsabilizzare le donne le protegge dalla “bestialità” di alcuni ‘exploit’ maschili. Le donne devono finalmente diventare consapevoli della forza psichica che hanno e convogliarla per abbattere le barriere di genere, che in questi anni di grande trasformazione della donna, si sono generate“.

Nei tre indizi iniziali uno ha un doppio significato. Roma non è solo la sua città natale, ma anche la sua squadra del cuore. A prescindere dal tifo, però, proprio al mondo del calcio è legata un’altra attività importante della vita di Cristiana Capotondi. Dal novembre del 2018, infatti, ricopre il ruolo di Vice Presidente della Lega Pro e da anni, anche prima della sua nomina istituzionale, si spende in prima persona per rivendicare e affermare i giusti valori e riconoscimenti al movimento calcistico femminile in Italia.

In virtù del tuo ruolo, cosa pensi della recente decisione di sospendere il campionato di Serie A femminile? È stata una scelta giusta o un’occasione persa? Ritieni ci sia stata disparità di trattamento rispetto agli uomini, che invece ripartiranno a breve?

Ritengo che il percorso intrapreso dalle ragazze e dalla FIGC in relazione all’obbiettivo della crescita del movimento non si arresti con la sospensione di questo campionato. Le difficoltà per la ripartenza erano molte e, in questo caso specifico, le calciatrici non si sono trovate d’accordo con la visione della Federcalcio. Le donne sono ‘nuove’ a certe dinamiche, ma dovranno e sapranno imparare presto quali responsabilità comportino essere delle professioniste in un sistema calcio molto complesso. È un percorso bellissimo e sono felice di poterlo guardare così da vicino“.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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