La Disney prende provvedimenti per essere politically correct: e mentre il film Pinocchio è impegnato nei festeggiamenti, altri ricevono regali inaspe
La Disney prende provvedimenti per essere politically correct: e mentre il film Pinocchio è impegnato nei festeggiamenti, altri ricevono regali inaspettati!
E sono ottantuno le candeline sulla torta del burattino Disney più famoso di sempre: anche se per noi rimane senza tempo, il film Pinocchio, basato sul noto romanzo di Carlo Collodi, ha festeggiato recentemente il suo anniversario.
Una storia indelebile che, oltre a offrire spunto a interpretazioni recitative altrettanto incancellabili, è reduce della scrittura e della co-produzione del grande Matteo Garrone.
Ma il mondo della Disney, tra tutti, ha sempre avuto la straordinaria capacità di dare vita e anima a personaggi fantastici che hanno segnato la nostra infanzia. Paese dei Balocchi incluso.
Ed è lo stesso universo Disney che ha fatto discutere per aver assegnato i bollini rossi ad alcuni suoi grandi classici.
E li ha attuati proprio in nome del politically correct che, definito dai più scettici come “cancel colture”, ha vietato la visione ai minori di sette anni perché “trasmettono stereotipi e messaggi dannosi e razzisti”.
Così tra canzoni, appellativi e imitazioni, la presenza di Dumbo, Peter Pan e Gli Aristogatti viene messa in aperta discussione, provocando la loro rimozione dalla sezione Disney+ per una visione consigliata esclusivamente a un pubblico “adulto”.
La novità? Si trova nel disclaimer che precede i titoli di testa per non arrivare a una cancellazione definitiva, richiamando l’attenzione su come siano presenti “rappresentazioni negative che denigrino popolazioni e culture”.
Può essere interpretata come un’altra presa di posizione per chetare le acque del grande mare del moralismo? Probabilmente sì. E così il bollino rosso diventa portavoce di un costruttivo dibattito aperto con lo scopo di rendere il “nostro futuro più inclusivo”, come viene dichiarato dalla grande industria delle animazioni.
E magari Pinocchio festeggerà il prossimo compleanno sull’Isola Che Non C’è…
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