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Invalsi vs Scuola, ci risiamo! Certo stavolta è più in-solita

Invalsi vs Scuola, ci risiamo! Certo stavolta è più in-solita

Da ieri sono tornate le prove Invalsi. Dei test molto diversi dal solito, sia per gli obiettivi, che per le modalità di erogazione. Ecco perché. Tra

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Da ieri sono tornate le prove Invalsi. Dei test molto diversi dal solito, sia per gli obiettivi, che per le modalità di erogazione. Ecco perché.

Tra le tante cose che vorremmo riavere indietro dopo quasi 12 mesi esatti di pandemia, ne riceveremo una di cui avremmo fatto volentieri a meno: le prove Invalsi. L’anno scorso, infatti, data la particolarità del momento, l’allora Ministra Lucia Azzolina decise di sospenderle. Ma ora sono tornate.

E sono tornate con un compito molto più importante del solito. Sì, perché dopo 365 giorni di Dad sì e Dad no, le Invalsi saranno fondamentali per capire quale impatto ha avuto la didattica a distanza (e a intermittenza) sulla formazione degli studenti italiani. Ma ci sono delle novità.

D’altronde per tracciare il bilancio di un anno scolastico insolito ci vogliono delle Invalsi atipiche. E ad essere quanto mai insolite sono senza dubbio la modalità con cui verranno somministrati i test di quest’anno. Saranno infatti degli Invalsi spezzatino, erogati in un arco temporale di due mesi, da ieri fino al 30 di aprile. E ogni istituto potrà scegliere in autonomia in quale giorno svolgere le prove.

Questo, però, vale esclusivamente per le classi quinte delle scuole superiori, per le quali, per altro, i test non saranno un requisito indispensabili per l’ammissione agli esami di maturità. Per tutti gli altri invece (3ª media e 2ª e 5ª elementare) appuntamento dal 7 aprile al 21 di maggio.

Obiettivo dichiarato dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo, guidato da Anna Maria Ajello, sarà, come detto, quello di comprendere l’entità del gap di apprendimento dovuto alla pandemia e di individuare i punti di forza e di debolezza dell’ormai celeberrima Dad.

La domanda che tutti si fanno quindi è: riusciranno le Invalsi a darci le risposte che nessuno, fino ad ora, è stato in grado di fornirci? Non ci resta che aspettare, sperando che i ragazzi prendano sul serio questi test e contribuiscano a delineare un quadro della situazione il più chiaro e lineare possibile. E sì, lo sappiamo che spesso i numeri non dicono tutto, ma a volte possiamo aggrapparci solo a quelli.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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