“Asterix e il Grifone”, è così che si intitola il nuovo capitolo di una delle saghe più amate e al contempo "poco capite"dei nostri tempi. Beh, io l'h
“Asterix e il Grifone”, è così che si intitola il nuovo capitolo di una delle saghe più amate e al contempo “poco capite”dei nostri tempi. Beh, io l’ho letto e recensito. Quindi, FacceCaso!
Secondo molti di noi, la Francia è la Tour Eiffel, la baguette sotto il braccio, una screanzata appropriazione della Gioconda e l’assenza di un noto, e talvolta salvifico, apparecchio sanitario dedicato all’igiene intima. Oh La La, stereotipi! In realtà, la Francia ha contribuito in modo determinante all’evoluzione della cultura europea attraverso l’arte, la filosofia e, soprattutto, la letteratura.
Autori francesi come Jules Verne e Victor Hugo, infatti, sono tra i più letti al mondo. Subito dopo di loro, con oltre trecentottanta milioni di libri venduti, troviamo René Goscinny ed Albert Uderzo. Questi due nomi potrebbero non dirvi granché; dopotutto sono solo figli di immigrati ebrei ed italiani che, in una torrida estate passata su un terrazzino di una casa popolare nella banlieue parigina, hanno la folle intuizione di riscrivere la storia antica. Nel 50 a.C. tutta la Gallia è occupata dai Romani. Tutta? No! Perché un piccolo villaggio popolato da irriducibili galli resiste ancora e sempre all’invasore… grazie ad una pozione magica! E così, dalle intense risate che solo due amici inseparabili possono fare insieme per sfuggire alla canicola, nasce un fenomeno culturale chiamato Astérix il Gallico.
Brillante satira di costume, geniali giochi di parole, sapiente uso degli stereotipi dei popoli (a cominciare proprio dai francesi), citazioni artistiche e cinematografiche sono solo alcuni degli ingredienti della pozione magica che rende l’opera di Goscinny e Uderzo un successo immediato e planetario.
Dal 29 ottobre del 1959 vengono realizzati oltre trentanove albi nei quali il villaggio dei galli, specchio grottesco, ma verosimile, della consumistica società europea, è il punto di partenza per i viaggi di Asterix e Obelix. L’astuto guerriero e l’invincibile scultore di menhir esploreranno tutto il mondo conosciuto (e sconosciuto) sbarcando in Britannia, incontrando Cleopatra, partecipando alle Olimpiadi, penetrando in Iberia, volando in India e, involontariamente, scoprendo l’America. Le avventure di Asterix e Obelix ispirano presto dieci film d’animazione, quattro film con attori in carne ed ossa come Gerard Depardieu, Monica Bellucci, Roberto Benigni e Alain Delon, oltre venti videogiochi e persino un parco a tema alle porte di Parigi, il Parc Astrerix, che ogni anno accoglie oltre due milioni di visitatori sulle sue proverbiali montagne russe.
La forza di Asterix
La forza di Asterix, dunque, non è tanto nell’aver ricevuto l’onore di francobolli, monete da due Euro e viali e nemmeno dall’aver dato il nome al primo satellite inviato dalla Repubblica Francese nello spazio, quanto nell’aver saputo raccontare, con coraggiosa ironia e pungente comicità, l’evoluzione degli usi e costumi degli europei. Proprio come i Simpson per gli americani, l’epopea del piccolo gallo è in verità il diario che racconta le nostre crisi familiari, le nostre vacanze improvvisate, le nostre tribolazioni economiche e, naturalmente, il nostro provare a resistere ancora e sempre alla globalizzazione. La tradizione di Asterix è, dunque, patrimonio di tutti gli europei ed è per questo motivo che rivive ancora oggi. Dopo la scomparsa dello sceneggiatore Goscinny, e del disegnatore Uderzo, due nuovi autori, Jean Yves Ferri e Didier Conrad hanno la delicata missione di continuare a preparare la pozione magica e di scrivere (e disegnare) nuove pagine di questo pazzoide diario.
“Asterix e il Grifone”
L’ultimo capitolo, tradotto in diciassette lingue e appena arrivato in Italia con Panini Comics, è “Asterix e il Grifone”. Un viaggio che spinge Asterix, Obelix e il druido Panoramix agli estremi confini orientali d’Europa nella terra dei Sarmati. La rocambolesca ricerca attraverso le gelide steppe dell’odierna Ucraina del mitico grifone, bramosamente agognato da Giulio Cesare, costituisce l’occasione per i galli di scoprire un mondo totalmente diverso. Asterix si confronta con una tribù di valorose amazzoni guerriere dove i soli uomini che non fanno i casalinghi sono dei saggi sciamani. Come esiste il White Album dei Beatles (che Asterix ha incontrato a Londinium), in questo albo bianco perfino il ghiaccio scotta grazie al gradevole ritmo di un umorismo che, come sempre, cela il racconto della splendida difficoltà nel percorso dell’equità di genere e dell’urgente repressione di qualsivoglia pulsione irrazionale , vi dice niente il legionario Fakenius? Per lui la terra è rigorosamente piatta e sono i poteri forti a voler far credere nell’esistenza di questo grifone.
Per scoprire la verità care e cari Giovanyx, Asterix e Obelix vi aspettano per partire attraverso le innevate foreste della terra di Sarmati alla ricerca del Grifone.
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