Tempo di lettura: 2 Minuti

Brigitte Macron: la première professeur

Brigitte Macron: la première professeur

La moglie del presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di riprendere la sua vecchia professione da insegnante. Si dedicherà a giovani e disoccupa

Un pitch per dar voce alla scrittura
Storia di uno studente divenuto professore nel giro di un’estate
Dal serbatoio di gasolio alla versione Isocrate: tutte le news della seconda prova

La moglie del presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di riprendere la sua vecchia professione da insegnante. Si dedicherà a giovani e disoccupati.

La famiglia presidenziale in Francia finisce ancora sulle copertine. Brigitte Macron, la première dame di Francia, moglie del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, insegnerà in una scuola. Per lei sarà un ritorno alla sua vecchia carriera. Era una professoressa di liceo prima di conoscere il suo futuro sposo. Che per altro fu proprio uno dei suoi allievi tra i banchi. E la cosa fece molto discutere al tempo.

L’iniziativa della signora Macron, comunque, non è un capriccio come si potrebbe immaginare. Al contrario rappresenta un progetto benefico lodevole. Creerà due scuole destinate ai giovani adulti disoccupati e senza diploma, grazie ad un finanziamento del gruppo del lusso Lvhm. Uno dei due istituti è già pronto l’altro è ancora in costruzione. Si trovano a Valence, nel sud-est della Francia, e a Clichy-sous-Bois, un sobborgo delle banlieue parigine. I percorsi scolastici serviranno essenzialmente ad indirizzare i disoccupati al mondo del lavoro. Un po’ come i navigator di casa nostra insomma. Ma di sicuro la dama dell’Eliseo non vorrà tralasciare le lezioni di storia, matematica, inglese e, soprattutto, di francese. Da buon ex insegnante di lettere, BaudelaireMadame de Staël li inserirà sicuramente nel programma.

Scherzi a parte, secondo quanto riportato dal giornale francese Le Point, è previsto dal progetto, denominato «Live», che Brigitte Macron terrà lezioni di lingua e grammatica francese ogni due settimane. Tutti i corsi saranno rivolti a giovani adulti fra i 25 e i 30 anni, disoccupati, che hanno lasciato la scuola prima del diploma. O, in generale, che non abbiano completato la formazione necessaria per poter diventare lavoratori qualificati. Vi saranno anche laboratori per aiutarli a definire un progetto lavorativo o a presentarsi ad un colloquio di lavoro.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

 

 

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0