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Storia di uno studente divenuto professore nel giro di un’estate

Storia di uno studente divenuto professore nel giro di un’estate

Storia di uno studente neodiplomato di La Spezia che a giugno ha sostenuto la maturità e a settembre è stato assunto nella stessa scuola come supplent

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Storia di uno studente neodiplomato di La Spezia che a giugno ha sostenuto la maturità e a settembre è stato assunto nella stessa scuola come supplente.

Quando si dice “passare dall’altra parte della barricata“. È esattamente quanto successo a Davide Bongiorni, giovane neo insegnante della provincia di La Spezia che nel giro di un’estate si è tramutato da studente a insegnante. E, per giunta, nella stessa scuola dove si era diplomato tre mesi prima.

A giugno 2020 Davide ha sostenuto l’esame di maturità all’istituto agrario Arzelà di Sarzana. Poi si è iscritto alla facoltà di Scienze agrarie all’Università di Pisa. Nel frattempo ha deciso di proporsi come supplente, rispondendo alle chiamate straordinarie che il MIUR ha bandito nei mesi scorsi per far fronte alle numerose criticità che la pandemia di Covid-19 ha creato nel mondo dell’istruzione. Caso ha voluto che la chiamata sia arrivata proprio dal preside della sua ex scuola, per sostituire quella che fino a 90 giorni prima era stata una sua professoressa, di fatto ora divenuta collega, entrata nel frattempo in maternità.

Così, dal banco alla cattedra il salto è stato rapido. Da settembre scorso il prof Bongiorni tiene alcune ore settimanali di lezioni tecniche e pratiche in laboratorio e parla così di questa esperienza:

Mi ha fatto molto piacere tornare nella scuola in cui ho passato gli ultimi cinque anni vita. Conoscevo tutti, molti dei miei colleghi di oggi erano pochi mesi fa i miei insegnanti. Insegno in prima, in quarta e in quinta per 18 ore settimanali. Ho un incarico di supplente in sostituzione di una collega in maternità. Potrei tenere laboratori da solo ma la scelta è stata fare compresenza con i docenti delle materie di indirizzo, come chimica, fisica e così via.

Questo per lui ha tutta l’aria di essere il trampolino di lancio per il futuro. Nelle sue intenzioni, ha dichiarato, c’è infatti quella di diventare proprio un docente di ruolo e proseguire la carriera nell’insegnamento.

Sono iscritto anche al concorso ordinario per Itp: ora ho un incarico precario, potrei ottenere una cattedra. Diventare di ruolo sarebbe la sicurezza della vita. Ma vorrei concludere l’università e passare, per l’insegnamento, nella classe di concorso degli agronomi.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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