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A scuola con… Antonio Conte!

A scuola con… Antonio Conte!

Che scuola hanno frequentato i campioni italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Oggi tocca al “generale” Antonio Conte. Vi siete ma

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Che scuola hanno frequentato i campioni italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Oggi tocca al “generale” Antonio Conte.

Vi siete mai chiesti quale scuola avessero frequentato da adolescenti campioni e campionesse del calibro di Buffon o Bebe Vio? Noi sì. E per risponderci (o meglio, per rispondervi) abbiamo ideato una rubrica nella quale periodicamente ripercorreremo la carriera scolastica di vari atleti.

In occasione del big match della 24ª giornata di Serie A tra Lazio e Inter che si disputerà domenica sera allo Stadio Olimpico di Roma, diamo uno sguardo al passato scolastico dell’uomo che ha reso i nerazzurri i rivali numero uno della Juventus campione in carica: Antonio Conte.

L’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana è noto agli addetti ai lavori per il suo carattere, la sua grinta e la sua determinazione, doti che lo hanno trasformato in uno degli allenatori più vincenti degli ultimi anni. In pochi però sanno che per raggiungere i suoi traguardi Antonio ha dovuto aprire un bel po’ di libri, anche dopo che a calcio aveva già cominciato a giocare.

A scuola Conte si impegnava molto e gli insegnanti ammiravano la sua applicazione, premiandola spesso con diversi 10 in pagella. I compagni facevano tutti il tifo per lui e quando esordì a 16 anni contro il Pisa venne festeggiato persino dal preside (che per l’occasione portò dolcetti per tutti).

E nonostante gli impegni calcistici ottenne pure il diploma; lo fece all’istituto tecnico commerciale “F. Calasso” (Piazza Garibaldi 63) della natia Lecce. Non contento, poi, si diplomò anche all’ISEF e si iscrisse all’Università di Foggia, dove si laureò nel 2008 con 110 e lode presentando una tesi sulla personalità dell’allenatore.

Allora Antonio aveva iniziato ad allenare ad alti livelli già da un po’. Qualche anno prima, tuttavia, pensò seriamente di passare dall’altro lato della cattedra e di diventare un professore di educazione fisica. Insegnare, d’altronde, gli è sempre piaciuto e infatti ora insegna ai suoi calciatori come si vince, con la testa e con il cuore.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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