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Bologna dice il primo NO al numero chiuso

Niente limite di posti a Scienze della Comunicazione. Esultano gli studenti. #FacceCaso. L’Università di Bologna rinuncia allo sbarramento a 400 posti

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Niente limite di posti a Scienze della Comunicazione. Esultano gli studenti. #FacceCaso.

L’Università di Bologna rinuncia allo sbarramento a 400 posti per il prossimo anno. La notizia ufficiale è arrivata ieri dopo una lunga discussione avvenuta nella Scuola di Lettere.

4.365 nuovi iscritti previsti per metà novembre. A fronte di questa enorme affluenza di matricole, si chiede di non chiudere i corsi ma di aumentare gli spazi e le risorse umane.

“L’unica decisione saggia per una Scuola che non vuole trattare il numero chiuso come una pratica tra le tante. La posta in gioco è politica ed etica” ha commentato il filologo Federico Condello. Contro il numero chiuso anche l’etruscologo Giuseppe Sassatelli: “La Scuola e i suoi Dipartimenti hanno dimostrato di saper affrontare i problemi in linea con la tradizione dei nostri comportamenti che hanno sempre rifiutato il numero programmato, una soluzione comunque sbagliata e ben lungi da essere sinonimo di qualità”.

Gli studenti si ritengono soddisfatti ma ieri hanno comunque manifestato in Rettorato: “Abbiamo ottenuto un primo risultato a Comunicazione ma non ci accontentiamo: chiediamo all’Ateneo un’immediata moratoria su tutti i nuovi numeri chiusi che si sta tentando di introdurre a Statistica e a Scienze Politiche”. #FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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