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I social che ci rendono più soli

L’era digitale ha creato tantissimi vantaggi, ma in troppi casi la socializzazione si ferma nel virtuale, risvegliandoci in una realtà povera di conta

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L’era digitale ha creato tantissimi vantaggi, ma in troppi casi la socializzazione si ferma nel virtuale, risvegliandoci in una realtà povera di contatto umano.

Siamo diventati troppo automi? Probabilmente sì, questa è la verità di un mondo, quello che si è aperto all’era digitale, che ci ha dato tanto in termini di visibilità, condivisione e informazione, ma che mostra sempre più l’effetto negativo dominante: la solitudine e alienazione.

Come una previsione utopica di Marx ( nel suo caso gli operai e il lavoro ), ecco che la tecnologia colpisce l’uomo e lo droga, letteralmente, addormentandolo nel suo mondo fatto di schermi touch, per poi risvegliarlo solo e abbandonato. La scienza, purtroppo, sempre più conferma tale tendenza:

alcuni studi mostrano come il 30-40% dei dialoghi quotidiani servono a trasmettere informazioni personali, ma l’80% riguarda la comunicazione tramite i social network.

Eppure un utilizzo sano e misurato delle piattaforme social potrebbe favorire eccome un miglioramento dello stile di vita, ma così troppo spesso non è, e alla fine terminiamo la giornata nell’illusione di ciò che non è concreto.

Di Umberto Scifoni

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