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Garanzia Giovani ed il suo totale fallimento

Nata con grandi speranze, questo progetto si sta dimostrando inutile e dannoso per i nostri giovani disoccupati. La disoccupazione italiana è ormai a

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Nata con grandi speranze, questo progetto si sta dimostrando inutile e dannoso per i nostri giovani disoccupati.

La disoccupazione italiana è ormai a livelli altissimi ed è una piaga ce ci portiamo dietro da anni. Frutto di politiche attuate in maniera totalmente sbagliata e di un sistema economico che si sta definendo sempre più fallimentare, ci ritroviamo un Paese che è sempre meno per giovani. Proprio quelli che cercano lavoro, che hanno diritto al lavoro (non che altri non lo abbiano), si ritrovano in una società che offre poco o nulla. Un’iniziativa era stata attuata dall’Europa ma, a quanto pare, non ha funzionato per niente qui da noi.

Stiamo parlando di Garanzia Giovani, nato per aiutare quei ragazzi under 25 che si ritrovano disoccupati. Volto quindi alla creazione di nuovi posti di lavoro, questa associazione è stata finanziata con i fondi europei e sono stati messi a disposizione per 6 miliardi di euro nel periodo che va dal 2014 al 2016. Ma fino a questo momento niente sembra funzionare. Con il solito gioco all’italiana di scaricare la colpa, le richieste sono tante mentre i posti ed i soldi sempre di meno. Questo a causa di un lungo processo per lo sblocco dei fondi: infatti il Ministero si lamenta in quanto questo denaro non arriva in quanto la competenza spetta alle Regioni le quali, dopo aver fatto gli appositi controlli, stilano delle liste degli aventi diritto che inviano all’INPS che, dopo ulteriori controlli dovuti alla procedura, si decide a sbloccare questi fondi. E’ tutto un incastro, tutto un sistema di controlli. Lenti, meglio lentissimi. E chi è che ci rimette alla fine di tutto? Sempre il giovane disoccupato. Andando ad analizzare i dati la situazione appare molto chiara nonché drammatica: gli iscritti a Garanzia Giovani sono 944.000 dei quali 595.000 sono stati presi dai vari Cpi, ciò vuol dire che la loro pratica è stata iniziata non che già lavorino. Il 28,3% di questi giovani ha ricevuto un’offerta di lavoro, ma per lo più sono tirocini che non garantiscono uno stipendio fisso anzi, se vogliamo chiamarlo in questo modo, molto mobile in quanto arriva con ritardi non indifferenti.

La situazione peggiore sembrerebbe essere nel Lazio, dove i tirocinanti hanno visto esclusivamente un solo stipendio. Inoltre, a fine gennaio la Regione ha aggiunto un conguaglio di 100 euro ai 400 mensili che spetterebbero già ai lavoratori… ma di questo conguaglio neanche l’ombra. Sulla stessa scia anche Emilia Romagna e Campania, la prima con grossi problemi con i soldi provenienti dal fondo europeo, la seconda invece con quelli legati alla Regione che ha deciso di bloccare i fondi senza dare delle giustificazioni plausibili ai tirocinanti che, fino a qui, non sono ancora stati pagati. A causa di questi problemi molti giovani hanno deciso di abbandonare, altri invece continuano a sperare ed aspettare uno stipendio pur avendo finito il loro tirocinio da diverso tempo. Le aziende che aderiscono a questo progetto hanno anche diritto ad un bonus occupazionale qualora decidessero di assumere.

Questo sistema ha chiaramente fallito. D’altronde se si mette l’azienda nelle condizioni di poter riassumere (sempre secondo progetto Garanzia Giovani) un altro tirocinante senza spese, chi glielo fa fare ad iniziare ad assumerne?

Di Lorenzo Santucci

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