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Il Politecnico di Bari si apre al mondo

Il Politecnico di Bari si apre al mondo

Una delibera, operativa dalla prima sessione dei test di ammissione dell’anno accademico 2017/2018, ha stabilito che gli studenti extra Ue non paghera

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Una delibera, operativa dalla prima sessione dei test di ammissione dell’anno accademico 2017/2018, ha stabilito che gli studenti extra Ue non pagheranno le tasse delle prove di ammissione e se meritevoli nemmeno quelle di iscrizione e degli anni successivi, sollevando numerose critiche.

Quando mezzo mondo alza muri di confine, quando dalla globalizzazione si passa alla fortificazione, quando l’Inghilterra esce dall’Unione Europea e le università inglesi temono per il proprio futuro ecco che, quasi fosse una barzelletta, il Politecnico di Bari apre invece le sue porte, dando una forte risposta in controtendenza.

Come fa sapere il Rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio, il proprio ateneo ha approvato la proposta, da lui stesso lanciata, di

rendere gratuito il percorso di studi per gli studenti non appartenenti all’Ue: dal prossimo semestre utile questi non pagheranno più l’iscrizione al test di ammissione e se ammessi saranno esonerati dai pagamenti del primo anno accademico.

Il Rettore Di Sciascio motiva questa inconsueta scelta affermando che in questo modo il Politecnico di Bari sarà “più attrattivo” anche in un’ottica internazionale, perché tale misura fa parte di un progetto più ampio che vede l’università aprirsi maggiormente all’estero, come commenta lo stesso rettore: “Vogliamo massimizzare l’attrattività del Politecnico coerentemente con tutte le altre iniziative nel campo dell’internazionalizzazione, dal potenziamento del programma Erasmus all’investimento, che abbiamo confermato, sui double degree (doppio titolo di laurea valevole anche all’estero, quest’anno attivato per l’Internet engineering)”.

Inoltre, dalla delibera del consiglio amministrativo risulta che per gli studenti “stranieri” meritevoli l’esonero verrà esteso anche agli anni successivi, ove questi entro il 31 dicembre di ogni anno accademico abbiano svolto con successo determinati esami e acquisito almeno 20 crediti formativi, così che per questi sarà possibile laurearsi totalmente gratis.
Ovviamente la misura non è stata recepita positivamente dall’unanimità degli studenti, infatti molti hanno denunciato la previsione come discriminatoria nei confronti degli studenti italiani, in quanto privilegerebbe quelli stranieri non solo dal punto di vista economico ma anche in relazione alla difficoltà del percorso di studi, probabilmente più semplice rispetto a quello di uno studente italiano, proprio per accaparrarsi i ragazzi stranieri, tutto proprio a spese loro perché molto probabilmente le tasse non pagate verranno ripartite tra gli studenti paganti.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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