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Tre studenti. Un nuovo appartamento. Una donna misteriosa al piano di sopra

E' stato presentato allo scorso 48 Hour Film Project il cortometraggio "Una", nato dalla collaborazione di un team di ragazzi. Un contest che ha obiet

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E’ stato presentato allo scorso 48 Hour Film Project il cortometraggio “Una”, nato dalla collaborazione di un team di ragazzi. Un contest che ha obiettivi molto precisi e regole davvero particolari.

Tre studenti. Un nuovo appartamento. Una donna misteriosa al piano di sopra. Sono queste le basi su cui poggia “Una”, il cortometraggio del team ‘HOP!’. Una storia divertente per la sua genuinità e basata su un equivoco non indifferente: l’ignota identità dell’inquilina del piano di sopra crea un alone di mistero e suscita l’interesse dei tre giovani. Con questo lavoro, i ragazzi si sono presentati al 48 Hour Film Project, la competizione più importante e radicata nel tempo di filmmaking, dove hanno vinto il premio “Miglior Utilizzo del Personaggio”.

Doveroso trafiletto su chi ha partecipato a questo cortometraggio:
Alessandro Fiorentino (regista, sceneggiatore, assistente al montaggio)
Elena Mastrogregori (scenografa, sceneggiatrice)
Danilo Pitrelli (direttore della fotografia, montatore, aiuto regista, sceneggiatore)
Francesco Seria (compositore colonna sonora, montatore del suono)
Fabio De Santis (segretario di edizione)
Fabiana Diotallevi (segretaria di edizione)
Michele Santucci (aiuto soggetto)
Alessandro Accatino (attore protagonista)
Tommaso Murè (attore protagonista)
Leopoldo Rodriguez (attore protagonista)
Valentina Apuzzo (attrice)
Rodrigo Salsedo (attore)
Vittoria Riccardi (attrice)
Federico Callegari (attore)
Aldo Maria Iaquaniello (attore)
Pierpaolo Granello (fonico presa diretta)

-Il “48 Hour Film Project”-

Consiste in un folle e insonne weekend durante il quale team di professionisti, amatori, o anche semplici appassionati di immagine in movimento si riuniscono per scrivere, girare, editare, ed alla fine consegnare ad una giuria di esperti un proprio cortometraggio, tutto in sole 48 ore. I cortometraggi consegnati in tempo sono stati proiettati in anteprima nelle aule del DAMS dell’Università degli Studi Roma Tre, per poi passare al Teatro Italia il 27 novembre per la cerimonia di premiazione.
Insomma, nel 48 Hour Film Project non esistono dunque limitazioni di alcun tipo sulla composizione delle squadre, che possono essere formate, come testimoniato dalle scorse edizioni, da un minimo di una persona che fissa la cinepresa e corre davanti all’obiettivo per entrare in campo e recitare, fino ad un massimo di 116 persone e 30 cavalli! La media si aggira comunque intorno a 13 persone per team.
La missione del 48 HFP è di promuovere il cinema ed i registi, ed incoraggiare la produzione di film nella più completa libertà espressiva e stilistica.
La stringente scadenza delle 48 ore pone l’accento esattamente sulla capacità dei registi di sottolineare la creatività ed il lavoro di squadra, esaltando le loro qualità di fare piuttosto che parlare.
La competizione esiste dal lontano 2001, da un’idea di Mark Ruppert e Liz Langston, ed ha luogo annualmente in 130 città del mondo, tra cui anche Roma dal 2007.
Il vincitore del premio per il miglior cortometraggio ha il privilegio di rappresentare la propria città nella competizione internazionale Filmpalooza 2016, che avrà luogo dal 2 al 5 marzo 2016 ad Atlanta, Georgia.
Ogni anno, ad ogni città vengono assegnati un personaggio, un oggetto ed una linea di dialogo, che vengono rivelati solamente la sera dell’evento di lancio e che devono essere utilizzati dai concorrenti. Per complicare il gioco, e per essere sicuri che i cortometraggi vengano realizzati esclusivamente nelle 48 ore stabilite, ogni squadra è chiamata a sorteggiare il genere al quale dovrà aderire il proprio film su una varietà che spazia dal drammatico, passando per il fantasy, giungendo in alcuni casi anche all’horror.

L’edizione romana è stata organizzata dall’associazione culturale Le Bestevem, che ha coordinato gli eventi di lancio, consegna e valutazione dei cortometraggi, che si sono svolti quest’anno dal 6 all’8 novembre, al Monk Club in Via Giuseppe Mirri 35.
I vincoli dell’edizione 2015 di Roma sono stati:
Personaggio: Gavino/Gavina Pisciceddu, Casaro/a
Oggetto: ex voto
Linea: “A me piace lo zoccolo olandese, è elegante e molto comodo”

La giuria ha contato la presenza di: Marco Spoletini – montatore, Maria Theresia Braun – Programming & Marketing Director di Studio Universal, Fabio Mongelli – Direttore di Rufa (Rome University of Fine Arts), Daniele Nannuzzi – presidente AIC, Vlad Ivanov, il regista Sydney Sibilia, il produttore Matteo Rovere, Leonardo Cruciano, Nicola Sganga di MAKINARIUM. Tra i giurati internazionali: Aitana Sánchez-Gijón, Cristina Flutur e Ian Anderson.

Ecco i vincitori dell’edizione 2015:
1st Place, Best Film of 2015: DRUDO by THREEAB
2nd Place, Best Film of 2015: Oltre il vetro by GMV Team
Premio del pubblico: La differenza by Look Inside
Migliore Sceneggiatura: BUON PRIMO MAGGIO by Peewit
Miglior Montaggio: Puntuale by Me and lady Cici
Miglior Regia: DRUDO by THREEAB
Migliore Fotografia: DRUDO by THREEAB
Best Sound Design: Babbo Vs Natale by Mirelatives Pictures
Migliore Musica Originale: Babbo Vs Natale by Mirelatives Pictures – Casting die-rector by Metamorfosi
Best Actor: ‘Gabriele Falsetta’ in 66,11 by FOLIA’
Best Actress: ‘Giada Colafrancesco’ in DRUDO by THREEAB – ‘Veronica Baleani’ in 66,11 by FOLIA’
Best Costumes: Babbo Vs Natale by Mirelatives Pictures
Best Set Design: La Notte della Semina by Cinematografica-Mente
Miglior Utilizzo del Personaggio: Una by HOP!
Miglior Utilizzo Dell’oggetto: Rigor Mortis by Albatros
Miglior Utilizzo della Linea di Dialogo: Oltre il vetro by GMV Team
Best Use of Genre: The Groom by Gli indifferenti
PREMIO AIC: Oltre il vetro by GMV Team – SKIN by Cucurucuccù
PREMIO RUFA: P.G.R. by juveniles unsung

Di _Riccardo Zianna_

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