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Treno schiva rapper o viceversa?

Quattro ragazzi rischiano la vita per girare un video lungo i binari della Stazione di Milano Centrale. Tragedia sventata grazie all'intervento della


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Quattro ragazzi rischiano la vita per girare un video lungo i binari della Stazione di Milano Centrale. Tragedia sventata grazie all’intervento della Polizia Ferroviaria.

Ogni cantante incarna un prototipo che molti ragazzi prendono ad esempio, bene o male che facciano. Partiamo dai classici come Jim Morrison, Kurt Cobain, Janis Joplin, Keith Richards, John Lennon, Bob Marley che, oltre a segnare la grande epoca della musica, hanno anche favorito la diffusione di pratiche che, ai loro tempi, erano frequentissime tra i ragazzi; il cosiddetto Sesso, Droga e Rock’n’Roll è un must legato alla grande musica del passato.

Tuttavia, se il consumo smodato di droga si è limitato nel corso degli anni, di figure predominanti ne è pieno il mondo. In modo particolare, penso alle immagini dei rapper, italiani e stranieri, che impostano la loro musica anche su un determinato atteggiamento e un volontario modo di strafare. Molto spesso, le delicate menti dei ragazzi possono essere colpite da questi panni di scena creando delle situazioni spiacevoli e, a volte, pericolose. È il caso di quattro ragazzi italiani che, come set per il video di lancio di una canzone rap, hanno scelto i binari della Stazione di Milano Centrale. Ora: se fossero stati quattro binari sgangherati in campagna, inutilizzati e abbandonati, si può anche chiudere un occhio ma questi sono parte di una delle stazioni più grandi d’Italia, pienamente funzionanti e trafficati.

Era il 7 maggio (le indagini della polizia si sono concluse poco fa), quattro giovanotti poco più che maggiorenni scavalcavano un muro per approdare sui binari della ferrovia, attrezzando una sceneggiatura muniti di stereo e videocamera. I treni, sia regionali sia ad alta velocità, scorrevano come ogni giorno e gli aspiranti rapper non facevano altro che schivarli all’ultimo minuto per rendere la scena più avvincente e più colma di pericolo. I macchinisti, spaventati, dopo aver segnalato la presenza di persone sui binari hanno iniziato a procedere a ‘marcia a vista’ per ovvi motivi di sicurezza. La notizia è stata subito recepita dalla Polizia Ferroviaria che è immediatamente intervenuta, facendo in modo di cogliere i ragazzi sul fatto evitando, però, la loro pericolosa fuga. Utilizzando i vagoni dei treni come riparo, i poliziotti si sono avvicinati ai cantanti in erba e sono riusciti ad arrestarne tre su quattro. L’ultimo è riuscito a scappare ma nei giorni successivi è stato rintracciato e denunciato. Tutti sono risultati incensurati e dovranno rispondere di intralcio a pubblico servizio; infatti, quel giorno si sono registrati forti rallentamenti su tutte le corse treno con picchi di 60 minuti di ritardo.

Una storia che poteva finire decisamente male ma che fortunatamente, per il pronto intervento della Polizia Ferroviaria e la collaborazione dei macchinisti, ha avuto un lieto fine. A te che leggi voglio dire che le città sono piene di sale di registrazione. E male che va, c’è sempre il cellulare: tra poco ci vai anche a dormire, perché non usare l’opzione ‘registra’?

Di Giulia Pezzullo

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