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Arrivi tardi a scuola? Vai a zappare la terra

Arrivi tardi a scuola? Vai a zappare la terra

Stivali di gomma, maniche rimboccate e vanga per coltivare il terreno. Un’idea severa ma originale per punire le piccole infrazioni. #FacceCaso. Il p

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Stivali di gomma, maniche rimboccate e vanga per coltivare il terreno. Un’idea severa ma originale per punire le piccole infrazioni. #FacceCaso.

Il preside di un Liceo artistico e tecnologico di Nuoro, ha deciso di punire gli alunni ritardatari in una maniera piuttosto originale.

Chi non arriva in orario dovrà zappare la terra.

Hai capito bene. Stivali di gomma, maniche rimboccate e vanga per coltivare il terreno.

L’idea geniale del preside è da ricondurre al progetto “Un milione di alberi”, grazie al quale, con l’aiuto delle autorità locali, saranno piantati 900 tra lecci, arbusti, ginepri e piante aromatiche per un totale di

9mila metri quadri di verde.

“Voglio lasciare una scuola migliore e più bella di come l’ho trovata c’era solo un modo per renderla più verde e ricca di alberi. E allo stesso tempo ho pensato bene di responsabilizzare gli studenti nella cura del verde e degli spazi comuni all’istituto”. Ha fatto sapere il preside “Così abbiamo deciso che le sanzioni per chi entra in ritardo saranno convertite in lavoro sul campo, ma sul campo davvero”.

Una sanzione che la comunità scolastica ha definito “perfetta” dal punto di vista pedagogico. Punizioni che si trasformano in lavori utili alla vita della scuola. “Sarà una sorta di palestra di sanzioni alternative – ha sottolineato la vicepreside, coordinatore del progetto – vogliamo sviluppare in questo modo il senso di appartenenza alla scuola ma anche qualificare gli spazi e far capire che la scuola appartiene agli studenti”. #FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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