Le ingiustizie della spesa sociale in Italia comparata agli altri paesi europei. Con il termine “ spesa sociale ” si intende quella parte della spesa
Le ingiustizie della spesa sociale in Italia comparata agli altri paesi europei.
Con il termine “ spesa sociale ” si intende quella parte della spesa pubblica dello stato destinata al cosiddetto “welfare”.
Lo scopo del welfare è quello di ridurre al minimo le disuguaglianze all’interno del paese e garantire diritti e servizi sociali. Alcuni esempi di misure sociali adottate per cercare di eliminare le disuguaglianze sono:
- l’istruzione pubblica,
- la sanità pubblica,
- la difesa dell’ambiente,
- l’assistenza di invalidità e quella per gli anziani
e molte altre ancora.
Uno dei problemi dell’Italia, è che la maggior parte della spesa pubblica destinata alla spesa sociale non è tanto per i giovani quanto per gli anziani.
Ma parliamo di dati.
In base alle informazioni che pervengono dai Dati Eurostat sappiamo che solo il 3% della spesa in Italia è destinato a famiglie e minori. Si tratta di una percentuale estremamente bassa se paragonata a quella di Danimarca (8,3%) o Irlanda (6,6%).
Un altro esempio è l’investimento per le politiche di disoccupazione, che in Italia è solo il 2,4% del totale della spesa, mentre in Irlanda è 6,3% o in Spagna 4,6%.
Estremamente bassi i fondi destinati ai giovani ma in Italia abbiamo le più alte percentuali di denaro destinate agli anziani.
L’Italia riserva il 64,3% della spesa sociale alla vecchiaia mentre in Irlanda è solo il 25,2%.
Siamo anche il secondo paese con le spese di reversibilità più alte, secondi solo alla Spagna. Alla reversibilità, infatti, destiniamo 12,9% della spesa sociale.
Concludendo dobbiamo dire che il 77,2% della spesa sociale in Italia è destinato a chi ha più di 65 anni e questo certamente non giova ai nostri giovani.
COMMENTS