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Alternanza scuola-lavoro: migliaia di studenti in piazza contro lo sfruttamento

Alternanza scuola-lavoro: migliaia di studenti in piazza contro lo sfruttamento

Sono state 24 ore di fuoco quelle appena passate nelle 70 piazze di tutta Italia. Come preannunciato, infatti, migliaia di studenti sono scesi in piaz

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Sono state 24 ore di fuoco quelle appena passate nelle 70 piazze di tutta Italia. Come preannunciato, infatti, migliaia di studenti sono scesi in piazza per protestare con l’alternanza scuola-lavoro.

Dall’Alto-Adige alla Puglia, studenti e studentesse hanno deciso di farsi sentire, dando vita ad una delle manifestazioni più importanti nel panorama scolastico degli ultimi anni. Quella contro l’alternanza scuola-lavoro.

Alla vigilia della manifestazione il tema era uno, la denuncia dello sfruttamento dell’alternanza scuola-lavoro, ormai obbligatoria per migliaia di studenti.

Molti ragazzi, infatti, lamentano da mesi esperienze negative. Ambienti e mansioni che nulla hanno a che fare con il proprio percorso scolastico e che è ben difficile possano arricchire i ragazzi.

L’alternanza scuola-lavoro continua a presentare le criticità che denunciamo da ormai due anni alle quali il ministero tarda a dare risposte concrete. Vogliamo un’alternanza che sia una vera forma di didattica alternativa, di qualità per tutti” – denuncia Gianmarco Manfreda, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi.

Cosa chiedono gli studenti?

La posizione degli studenti di tutta Italia è compatta: urge emanare un codice etico che regoli il periodo di alternanza, evitando casi di sfruttamento, con paletti ben precisi per le aziende.
Purtroppo, però, “le nuove regole che stanno per essere introdotte non vanno nella direzione giusta. Non definiscono la gratuità dei percorsi di alternanza. Non introducono limiti temporali, quindi sarà ancora possibile sfruttare gli studenti durante le vacanze estive, quando ci sono meno controlli“.

Il dopo le proteste

Nella maggior parte delle piazze è andato tutto bene, ad eccezione di qualche episodio, come lanci di uova contro i McDonald’s, colpevole (insieme a Zara) di aver siglato accordi per consentire di svolgere nei locali il periodo di tirocinio, di fatto uno sfruttamento.

Il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, al netto delle proteste, torna a sostenere il valore dell’alternanza scuola-lavoro, promettendo però di metterci mano per migliorarlo.

È uno strumento che offre alle studentesse e agli studenti la possibilità di acquisire competenze trasversali e consente loro di orientarsi con più consapevolezza verso il loro futuro di studi e lavorativo. – ha affermato la Fedeli. – Come ministero, lavoriamo per elevare ulteriormente la qualità dei percorsi offerti, mettendo al centro le nostre ragazze e i nostri ragazzi . Ci sarà un ampio confronto su questo, lo faremo il 16 dicembre, agli Stati Generali dell’alternanza, che coinvolgeranno tutti gli attori in campo“.

Cosa dobbiamo pensare? Dobbiamo crederci?

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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