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Obrigado Portugal! La Lisbona a cui non avevi Fatto Caso #3

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Con il mio ragazzo mi trovo alla punta più a ovest d’Europa. Tra Lisbona e Peniche, vado alla scoperta di un Portogallo diverso dal solito. Ecco il se

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Con il mio ragazzo mi trovo alla punta più a ovest d’Europa. Tra Lisbona e Peniche, vado alla scoperta di un Portogallo diverso dal solito. Ecco il secondo episodio, FacceCaso!

Day 7

Ultimo giorno a Baleal. Domani pomeriggio si parte alla volta di Lisbona per visitare la città. Dire addio ai compagni d’avventura e ai tutor che ci hanno seguito durante il percorso non è facile. Stasera però si festeggia tutti insieme con una grigliata in riva al mare e la proiezione delle foto e dei video girati durante la settimana. Open bar di sangria per tutta la notte. Siamo tornati vivi a casa, non so ancora come. 

Day 8

Stamattina non siamo riusciti a resistere e abbiamo preso le tavole per l’ultima volta. I ragazzi del camp sono stati super disponibili e ci hanno accompagnato alla stazione di Peniche dove abbiamo preso il pullman per Lisbona. Giunti a destinazione abbiamo ricevuto una bella sorpresa: un caldo africano con 43 gradi all’ombra. Una cosa così non l’avevo mai vista. Alloggiamo a Barrio Alto, nel cuore pulsante della movida portoghese. Dopo cena proviamo tutti i locali dove le birre medie costano 1 euro. Ormai ho più Sagres che sangue nelle vene. La serata finisce verso le 2.30 con 20 Chicken McNuggets.

Day 9

Nonostante ieri sera, ci siamo svegliati presto per girare. La prima tappa del tour prevede il monastero dos Jerónimos Ci arriviamo a piedi. Lisbona è praticamente tutta in salita. Ci sono più San Pietrini qui che a Roma e si capisce che vanno matti per le sardine. Ci sono pesci giganti ovunque: sulle calamite, come peluche, sui portachiavi. Sempre a piedi raggiungiamo Baixa e ci guardiamo un po’ intorno. Questa città ha dei colori bellissimi e nonostante il caldo la gente è super accogliente. Dopo pranzo facciamo una mini tappa in hotel per riposare, fa troppo caldo. Quando le temperature scendono leggermente usiamo Uber per raggiungere il Cristo Re e guardare la città dall’alto. La sera scegliamo un posto carino per mangiare e ci ritroviamo al tavolo con altre due coppie di italiani: due abruzzesi trapiantati a Milano per lavoro e due ragazzi di Treviso reduci da Cadice. Torniamo a Barrio Alto per fare festa e la birra a un euro ha di nuovo la meglio. Raggiungiamo casa distrutti ma felici di aver incontrato nuovi amici. 

 

 

Day 10

Ultimo giorno. La vacanza è praticamente finita. Lasciamo le valigie in albergo e ci dirigiamo a Praia de Carcavelos con una voglia assurda di fare surf. Ci dice male. Il mare che si affaccia su Lisbona è una tavola, così decidiamo di scendere in spiaggia a prendere il sole. Mangiamo in un posto carino vista mare e torniamo in hotel con Uber. Alla fine ho ceduto alle sardine e ho comprato qualche calamita per le nonne e per i miei. Abbiamo l’aereo alle 19.30. Roma è più vicina che mai. Ci vorrà un po’ per riprendermi da questo viaggio, e pensare che quando tornerò a casa mi toccherà pure studiare. Domani mattina prenderò la macchina e raggiungerò i miei a Sabaudia, dove resterò fino a fine mese. Spero che il mare sia mosso, tanto mosso, così potrò continuare a fare surf. 

 

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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