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Per sfondare nel mondo del lavoro occorre fare esperienze all’estero. Ecco perché

Per sfondare nel mondo del lavoro occorre fare esperienze all’estero. Ecco perché

Ormai lo mettono nero su bianco centinaia di ricerche: i giovani che fanno esperienze all’estero di studio trovano lavoro prima e guadagnano di più.

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Ormai lo mettono nero su bianco centinaia di ricerche: i giovani che fanno esperienze all’estero di studio trovano lavoro prima e guadagnano di più.

Non sono più i voti stratosferici ad attirare l’attenzione nel mondo del lavoro. Ora servono le soft skills, in particolare quelle acquisite facendo esperienze all’estero di studio. Andiamo a vedere i risultati dello studio condotto dalla University of California.

Cosa vogliono gli employer

Come dimostrato dai risultati dello studio i datori di lavoro ricercano nei giovani delle abilità trasversali. In particolare quelle skills che si sviluppano studiando all’estero. Per esempio: la capacità di adattamento, la versatilità, l’emancipazione e la consapevolezza sono tra le prime qualità ricercate. Poi ovviamente la capacità di lavorare in gruppo, le capacità comunicative, la fiducia in sé stessi, e tante altre. Tutte qualità che si acquisiscono studiando all’estero e uscendo dalla propria zona di comfort per mettersi in gioco.
Questo è quello che si va a ricercare nei giovani oggi.

Le conseguenze delle esperienze all’estero nel lavoro

Ora parliamo di cose concrete. Andiamo a vedere, dati alla mano, concretamente come le esperienze all’estero vanno a influire sul futuro dei giovani. Lo studio della University of California dice che negli States il 97% dei ragazzi e ragazze che hanno studiato a all’estero trovano lavoro in meno di 12 mesi. Mentre solo il 49% di coloro che non ha fatto questo tipo di esperienza trova lavoro con la stessa velocità. Anche a livello di guadagno è dimostrato come chi ha fatto esperienze all’estero guadagni decisamente di più rispetto ai colleghi formati interamente nel paese di appartenenza.

Gli altri vantaggi

Ovviamente i vantaggi e le conseguenze delle esperienze di studio e degli scambi culturali non si fermano certo alla ricerca del lavoro e allo stipendio. Gli studenti e le studentesse che fanno esperienze di questo genere sviluppano una serie di abilità e conoscenze che inevitabilmente gli altri non hanno. Come per esempio una propensione alla tolleranza nei confronti delle differenze, e di sicuro il superamento della paura del diverso. Inutile dire che tutto ciò contribuisce alla costruzione di un mondo migliore, più unito, e più pacifico.

Per chi volesse saperne di più sulle esperienze all’estero qui di seguito vi riporto alcuni dei miei articoli che ne parlano. Non è mai troppo tardi per mettersi in gioco! 

A proposito del mio anno all’estero durante il quarto anno di liceo in Brasile, clicca qui.

A proposito delle mie esperienze in durante il mio periodo di studi universitari in Cina vi consiglio la rubrica “Cronache di una studentessa in Cina”.

Se siete indecisi sul partire per studiare a Barcellona, vi rimando a questa intervista.

#Faccecaso

Di Chiara Zane

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