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Napoleone è tornato con un nuovo singolo: ecco “Povera Femmina”

Napoleone è tornato con un nuovo singolo: ecco “Povera Femmina”

Da oggi, 15 gennaio, è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “POVERA FEMMINA” (Tippin’ the Velvet), il nuovo brano di NAPOLEONE. Preceduto

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Da oggi, 15 gennaio, è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “POVERA FEMMINA” (Tippin’ the Velvet), il nuovo brano di NAPOLEONE.

Preceduto dai singoli “Amalfi” e “Porta Pacienza”, “POVERA FEMMINA” è il terzo capitolo della storia narrata in chiave musicale da NAPOLEONE ed incentrata sulla ricostruzione temporale della vita di Vito Manzo (Amalfi, 05/05/1919 – 4/03/1957), personaggio realmente esistito con cui l’artista condivide l’amore per Amalfi e la passione per la musica.

Con questo terzo, importante tassello, il puzzle viene arricchito da una componente narrativa intima e preziosa scaturita dalla scoperta dell’esistenza di Lucia Manzo, sorella di Vito e prima figura femminile delineata e cantata dalla penna di Napoleone.

«“Povera femmina” è forse il brano più delicato di questo progetto – spiega l’artista a proposito del nuovo singolo – Tra una ricerca e l’altra, immersi tra i documenti legati alla storia di Vito, ci siamo imbattuti in un certificato di morte. Era quello di Lucia Manzo, sorella di Vito. Alla voce “professione” si legge: “povera”. Ho subito immaginato un mare di notte e agitato a fare da sfondo a questa storia».

Questa associazione immaginifica di Napoleone trova una trasposizione perfetta proprio nelle sonorità del brano – affidate ancora una volta a Paolo Caruccio (Fractae) – che sembrano dar voce e forma ad un mare in tempesta, elemento che funge al contempo da cornice per la storia di Lucia e da cuore pulsante di questa canzone. L’amore che lega i fratelli Manzo si fa metafora del legame invisibile e viscerale tra chi è nato vicino al mare e il mare stesso, con i suoi ricordi salati e il suo eterno moto oscillatorio. Come per i due precedenti singoli, anche il mix e il master di “Povera Femmina” sono a cura di Simone Sproccati.

#FacceCaso

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