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Estero, fuga di cervelli: i dati del fenomeno che porta sempre più giovani via per l’Università

Estero, fuga di cervelli: i dati del fenomeno che porta sempre più giovani via per l’Università

Mentre nei primi del ‘900 l’emigrazione italiana interessava per di più gli appartenenti all’agricoltura e all’artigianato. Oggi invece porta all’ est

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Mentre nei primi del ‘900 l’emigrazione italiana interessava per di più gli appartenenti all’agricoltura e all’artigianato. Oggi invece porta all’ estero gli studenti e i laureandi.

Concluso il liceo, gli studenti italiani devono già affrontare questo nuovo bivio fondamentale: continuare a studiare in Italia o frequentare le Universitá all’ estero. E in caso, per quanto tempo?

La tendenza oramai sembra sempre di più quella di lasciare il Belpaese ed andare all’estero a studiare: dal 2006 il 2% in più degli studenti ha scelto l’Erasmus. Per quest’anno rispetto allo scorso si prevede un aumento del 40% degli studenti che studieranno all’estero.

La maggior parte dei ragazzi che va a studiar all’ estero studia lingue, medicina, architettura o giurisprudenza, lauree che fanno trovare in quei paesi facilmente lavoro.Invece 57 mila studenti italiani sono iscritti a università straniere: la meta più ambita è quella londinese, che assicura con grandi probabilità un impiego. Poi la Francia, la Germania e la Svizzera.

#FacceCaso

Di Alessandro Luna

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