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La musica è davvero una “distrazione”? Ecco a voi 5 artisti che con il loro sound potrebbero aiutarvi per la futura sessione

La musica è davvero una “distrazione”? Ecco a voi 5 artisti che con il loro sound potrebbero aiutarvi per la futura sessione

La musica, oltre all'essere una fonte di svago, ha numerosi effetti benefici in grado di aiutarci nelle più svariate attività. Oggi andremo in partico

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La musica, oltre all’essere una fonte di svago, ha numerosi effetti benefici in grado di aiutarci nelle più svariate attività. Oggi andremo in particolare ad analizzare come, la “giusta musica”, possa rivelarsi un ausilio per la concentrazione durante lo studio.

Con l’arrivo di Dicembre, la sessione invernale è sempre più imminente.
Ogni studente universitario di conseguenza sa che sarà costretto a eliminare,

o per lo meno limitare temporaneamente le varie distrazioni per concentrarsi a pieno sullo studio.

La domanda è : “La musica è davvero una di esse ?”,

nella maggior parte dei casi sicuramente si.

E’ difficile immaginarsi un fan di Vasco Rossi che riesca a non cantare di pari passo “Sally” quando fortuitamente viene passata alla radio.

Cosiccome è difficile pensare a un chitarrista che, ascoltando “Starway to Heaven” dei Led Zeppelin, riesca a rimanere concentrato su cio che sta facendo senza lasciarsi cullare a mente libera tra le note della chitarra di Jimmy Page.

Tuttavia, con una giusta scelta musicale, sebbene probabilmente non troppo coerente con i gusti standard di molti, è possibile utilizzare la musica creando un effetto esattamente opposto ai due sopra citati.

Scegliendo difatti un genere per lo più “ambient”, che non dà troppo spazio alle liriche e privo di cambiamenti bruschi nei brani, è possibile creare un effetto di “alienazione” momentanea, in grado di distaccarci dalla realtà e farci focalizzare meglio sullo studio.

Andiamo di seguito a citare 5 artisti che potrebbero fare al caso vostro.

-Ludovico Einaudi-

 Il compositore e pianista italiano potrebbe essere una buona scelta come sottofondo per i vostri studi.

Benchè la musica classica sia solitamente un pò troppo varia e movimentata,

lo stile minimalista di Einaudi potrebbe accompagnare le vostre sessioni di studio, senza distaccarvi dai libri alla ricerca di un ascolto più accurato.

Difatti è proprio la semplicità delle sue opere che, rendendole molto più dirette rispetto ai capolavori settecenteschi, ha portato il compositore al successo tra un pubblico di ogni sorta.

Anche i più lontani dal genere difatti, ascoltando un minimo Einaudi, si troveranno di fronte a opere che volenti o nolenti già conoscevano, vuoi per le pubblicità, le colonne sonore cinematografiche o semplicemente le collaborazioni musicali che ha avuto.

-Notwist –

 Per quanto riguarda gli amanti della musica elettronica, il loro sottofondo prediletto da studio potrebbero essere i Notwist.

Nonostante la band tedesca abbia avuto delle origini molto più vicine al metal e al punk, la loro evoluzione musicale li ha portati a cambiare drasticamente, avvicinandosi a un genere che potremmo definire Indie Elettronico.

Il risultato di questa evoluzione e senza dubbio molto meno “chiassoso”, dai testi molto diretti e senza sfoggio di particolari doti canore.

Nonostante la precedente descrizione possa sminuirli, il punto di forza della band è l’effettistica e i bassi delle loro basi, non prepotenti ma senza dubbio pieni e pronti a cullare discretamente le orecchie dell’ascoltatore.

Disco ideale per testare il sound “maturato” della band è “Neon Golden”, tra l’altro il disco contiene il singolo “Consequence”, che è stato utilizzato anche nel film “Tu la conosci Claudia” di Aldo,Giovanni e Giacomo.

 -XX-

 Sulla stessa scia dei Notwist troviamo gli XX, la band britannica tra l’altro, sta ottenendo negli ultimi tempi un successo non indifferente.

Il loro brano “Intro” difatti, in italia è già stato usato come base per il brano “Pezzi di me” di Coez, oltre che per pubblicità e sigla per alcuni programmi televisivi.

Tralasciando il loro recente approccio alla scena italiana, molti dei loro brani hanno fatto da sottofondo a svariati telefilm di fama internazionale, citandone alcuni abbiamo : “Lie to me”, “Gossip Girl” e “Grey’s Anatomy”.

Probabilmente tuttavia, la loro vero svolta è stata con il brano “Together”, che è stato usato nel film vincitore di due premi oscar “Il Grande Gatsby”.

Stando a tutti i successi elencati che hanno raggiunto quindi, oltre ad essere un possibile ottimo sottofondo per il vostro studio, probabilmente gli XX sono la band che, senza saperlo, avevate già apprezzato per i loro brani.

Potrebbe essere la vostra occasione per conoscerli meglio unendo l’utile al dilettevole!

-Mogwai-

 Gli amanti del rock potrebbero allietare la preparazione alla loro futura sessione ascoltando i Mogway.

La band post-rock scozzese, benchè non sfoggi chitarre elettriche distorte o vocalizzi alla Freddie mercury, risulta molto rilassante senza appoggiarsi troppo sull’uso dei sintetizzatori, che li farebbero approdare nella musica elettronica.

Nonostante la scelta di restare con una conformazione “semi-classica”, il sound della band è molto ricco, spesso ausiliato anche dall’inserimento di violini all’interno dei loro brani.

Come per le precedenti band, anche i Mogwai hanno avuto svariate collaborazioni extra-musicali.

Tra le più importanti citiamo la colonna sonora per il documentario “Before the flood” di Leonardo di Caprio sui cambiamenti climatici del pianeta, e la colonna sonora per la serie televisiva francese “Les Reventants” interamente contenuta nel loro album omonimo.

– Brian Eno-

 Parlando di sottofondi “Ambient” non poteva mancare Brian Eno, il compositore britannico difatti è considerato l’inventore di tale genere musicale.

Sin dai primi esordi in ambito musicale difatti Brian si è dimostrato “poco incline” alla musica standard, nei suoi esordi con le sue prime band  suonava come strumento musicale il “magnetofono”.

Ovviamente, una volta avviata la sua carriera solista, il compositore ha deciso di dedicarsi alla musica sperimentale.

Nonostante le sue scelte musicali molto di nicchia, lo stile di Brian Eno non è passato inosservato sin dagli inizi, e nonostante prediligesse la carriera solista ha avuto collaborazioni anche con artisti del calibro di David Bowie, con cui tra l’altro ha composto lo storico album “Heroes”.

Chiudiamo inoltre con una piccola curiosità sul compositore, egli ha collaborato anche con la microsoft che, stando a ciò che lui afferma, gli aveva chiesto una musica capace di inspirare, ottimistica, futuristica ecc ecc della durata di 3 secondi e un quarto.

Per questa richiesta, Brian Eno creo il famoso Jingle di avvio di Windows 95, che i più vecchi lettori sicuramente hanno sentito almeno una volta nella vita.

Di Paolo Marcoccia

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