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Concorso per ricercatori: smascherato favoreggiamento a Napoli

Concorso per ricercatori: smascherato favoreggiamento a Napoli

Il tutto è accaduto alla Federico II, dove Liana Pasqualina Scognamiglio, una delle candidate ha fatto ricorso contro l’ateneo e contro la vincitrice,

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Il tutto è accaduto alla Federico II, dove Liana Pasqualina Scognamiglio, una delle candidate ha fatto ricorso contro l’ateneo e contro la vincitrice, Angela Corvino.  #FacceCaso.

Se 10 delle 12 pubblicazioni che presenti al concorso per ricercatore universitario le hai scritte in collaborazione con il presidente di commissione, è chiaro che sarai favorita rispetto agli altri candidati.

Per fortuna a questa conclusione ci è arrivato pure il Tar Campania che, vista la situazione, ha annullato la graduatoria.

Il tutto è accaduto alla Federico II, dove Liana Pasqualina Scognamiglio, una delle candidate ha fatto ricorso contro l’ateneo e contro la vincitrice, Angela Corvino.

La commissione di esame era presieduta dal professore Giuseppe Caliendo, ordinario di Chimica farmaceutica ed ex assessore all’Ambiente della Città metropolitana di Napoli.

Per fortuna i magistrati del Tar hanno accolto le denuncia ed hanno cancellato la graduatoria finale della selezione. 

Come si legge sul Corriere della sera, la sentenza riporta. “Il Collegio ritiene il ricorso manifestamente fondato. Nel caso ora in esame, la particolare “intensità” della collaborazione scientifica tra la candidata vincitrice del concorso e il presidente di commissione risulta di per sé ostativa all’espressione da parte di quest’ultimo di un giudizio oggettivo e imparziale, essendo ovviamente assai difficile che il presidente non esprima valutazioni più che positive dei lavori per la cui realizzazione ha offerto il proprio personale contributo scientifico”.

In primo piano. “Il rapporto tra la candidata risultata vincitrice e il presidente della Commissione non pare propriamente riconducibile a quelle mere e normali dinamiche relazionali docente-allievo, con la conseguenza che l’imparzialità della procedura appare non solo potenzialmente e astrattamente minata, ma anche concretamente compromessa”.

I magistrati sostengono inoltre “che la stessa Università Federico II ha provveduto, con decreto rettorale del 15 gennaio 2018, ad annullare un’altra procedura di selezione per titoli e colloquio proprio sul presupposto che il presidente della Commissione era risultato coadiutore di 9 pubblicazioni su 12 presentate dal candidato risultato poi vincitore”.

In conclusione. “In ragione dei vizi evidenziati il provvedimento di approvazione della graduatoria deve essere annullato”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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