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Mancano i docenti: qualcosa nella scuola italiana non funziona

Mancano i docenti: qualcosa nella scuola italiana non funziona

Secondo i dati del Miur, all’inizio di questo anno scolastico è stato stimato, che sei cattedre su dieci sarebbero rimaste senza docenti. #FacceCaso.

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Secondo i dati del Miur, all’inizio di questo anno scolastico è stato stimato, che sei cattedre su dieci sarebbero rimaste senza docenti. #FacceCaso.

Dall’inizio dell’anno ad oggi come si è ridotta la scuola italiana? Ad oggi ci sono cattedre scoperte, mancano i docenti di sostegno, c’è carenza di presidi e il sistema di reclutamento non funziona come dovrebbe.

In tutta Italia mancano completamente i docenti di matematica. Le graduatorie per quanto riguarda le materie scientifiche sono esaurite a causa del (forse ) del fatto che in molti hanno ottenuto in assegnazione il posto di sostegno. A Venezia, per esempio, mancano 190 docenti di matematica su quasi 700 cattedre totali. Stando ai sindacati in Emilia Romagna quasi 1.500 cattedre sono ancora scoperte e si cercano prof di matematica, fisica ma anche tecnici di laboratorio. Mancano all’appello anche prof di disegno, lingua straniera e latino.

Secondo i dati del Miur, all’inizio di questo anno scolastico è stato stimato, che sei cattedre su dieci sarebbero rimaste senza docenti. Il Miur ha chiesto e ottenuto 57.322 nuove assunzioni ma solo 25.105, (il 43,8%) sono state assegnate. Il Mef sarà felice di questo visto che risparmia un sacco di soldi.Il problema? Sta nel sistema di reclutamento.

I supplenti costano meno dei professori, si sa. Il numero maggiore di cattedre è al Nord ma la maggior parte di insegnanti è al Sud. Gli uffici scolastici regionali hanno terminato di incastrare i tasselli del puzzle docenti e supplenze solo a fine ottobre. Spesso e volentieri però, i candidati non si presentano nemmeno alle convocazioni oppure si fanno assegnare la cattedra e si mettono subito in malattia. Insomma, c’è qualcosa che non funziona nel nostro sistema scolastico. Quando inizieremo a fare qualcosa?

#FacceCaso. 

Di Francesca Romana Veriani 

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