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Poliziotto arresta violentemente ragazzina di dodici anni

Poliziotto arresta violentemente ragazzina di dodici anni

È accaduto in Texas, dove un agente è stato sospeso per la modalità con la quale ha deciso di arrestare una studentessa, che stava semplicemente discu

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È accaduto in Texas, dove un agente è stato sospeso per la modalità con la quale ha deciso di arrestare una studentessa, che stava semplicemente discutendo con una compagna di una sua brutta vicenda personale.

Di Lorenzo Santucci

In America è un’abitudine della quale oramai neanche ci stiamo più tanto a meravigliare. La violenza delle forze dell’ordine contro i cittadini, anche se hanno commesso dei reati, è sempre più frequente ma non può più essere tollerata, specie in un Paese che fa della democrazia il suo cavallo di battaglia. La maggior parte delle volte la violenza è contro persone di colore: risale a settembre l’atroce uccisione di un ventottenne afroamericano che si trovava sulla sedia a rotelle e di un suo connazionale diciassettenne nel 2014, ucciso con ben sedici colpi di arma da fuoco.

L’ultimo episodio, che per fortuna non ha avuto ripercussioni fisiche, è accaduto a San Antonio, in Texas, dove un ragazzina ispanica di soli dodici anni è stata violentemente sbattuta a terra da un agente per poi essere ammanettata. Quel che sorprende del gesto è la sua totale inutilità, in quanto la ragazza non stava cercando di fuggire o inveendo contro il poliziotto, il quale invece si è fatto forza del suo “potere” per avere la meglio. Il tutto è stato ripreso da un telefonino. Il distretto scolastico ha deciso di aprire un’indagine su quanto successo e si è detto molto preoccupato, anche se la studentessa è stata sospesa per due giorni dopo l’accaduto. La motivazione dell’allontanamento non è del tutto chiara anche perchè la ragazza non aveva compiuto nessun atto illecito. Anzi, era proprio lei la vittima. Secondo quanto riportato stava semplicemente parlando con una sua amica di scuola, che si è detta spaventata per il modo in cui l’agente ha scaraventato a terra la ragazza, facendole sbattere violentemente la testa contro il pavimento, dopo aver subito un atto di bullismo. I genitori, Janizza e Valdez, erano a conoscenza di questa violenza di cui era succube loro figlia e proprio per questo erano andati dagli addetti organi scolastici ad esprimere il loro malcontento e la loro preoccupazione, ma i loro richiami non hanno avuto alcun seguito.

Sulla vicenda si è espressa Judith Browne Dianis, appartenente all’organizzazione per i diritti civili Advancement Project, dicendo che “episodi come questi devono far comprendere l’inutilità delle forze dell’ordine all’interno degli edifici scolastici, in quanto è inammissibile che una ragazza di dodici anni coinvolta in una lite verbale subisca tale trattamento”. Senza dare giudizi o sparare sentenze che possono risultare alquanto banali (ma forse non sterili), rimaniamo perlomeno perplessi dopo tutto questo. Nel frattempo, il poliziotto, Joshua Kehm, è stato temporaneamente sospeso.

Di Lorenzo Santucci

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