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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Manfri

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Manfri

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Manfri a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del suo nuovo singolo “Fragile”.

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Manfri a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del suo nuovo singolo “Fragile”.

FRAGILE è il nuovo singolo di MANFRI, in uscita il 9 aprile in distribuzione Artist First. Manfri è il progetto solista del giovane cantautore Manfredi Grigolo, iniziato con la pubblicazione dei singoli Rimedio, Moët e Stanza, capaci di collezionare quasi mezzo milione di stream su Spotify.

Fragile è un brano che parla della condizione fisica al momento in cui si affronta la separazione da una persona. Nei minuti della canzone si riassume un’intera relazione raccontata fra passato, presente e futuro. Impressioni ed episodi fluttuano all’interno del testo, che non è altro che un flusso di pensieri, lo stesso che pervade la mente al momento della rottura. Manfri racconta vere e proprie immagini che riassumono stralci di vita vera, ora lenta, ora veloce, ora più triste ora più felice, metamorfica. Questo concetto viene anche riassunto dalle atmosfere musicali del singolo, che alternano approcci ritmici ad altri più melodici e fluidi.

Ecco cosa ci ha raccontato Manfri a riguardo.

In che modo Fragile è un pezzo autobiografico?
Riassumendo in breve “Fragile” è una raccolta di pensieri ed episodi reali che fluttuano sul testo, possono apparire sconnessi, e in realtà parzialmente lo sono, l’elemento che fa da collante è la melodia in questo caso, dato che la lirica non segue un filone ben preciso.

Ti consideri anche un musicista? Qual è la tua formazione musicale?
No in realtà sono molto mediocre come musicista, durante l’infanzia ho studiato vari strumenti: pianoforte, chitarra, tromba e sassofono… ma non ho mai avuto la costanza e la voglia di imparare come si deve la teoria musicale, che ora come ora mi sarebbe molto utile. La mia musica vive grazie a ciò che ho imparato in quegli anni comunque, per fortuna riesco ad arrangiare i miei pezzi da solo seppur in maniera elementare.

Chi è una persona fragile?
Una persona fragile è chi non riesce a stare senza una figura di sostegno, chi si sente perso senza qualcuno che lo supporti in tutto e per tutto… Per fortuna per me questa fase emotiva è passata, ad oggi mi sento più indipendente.

Se proprio dovessimo incastrarti in un genere musicale, quale sarebbe?
Attualmente penso che ciò che faccio si possa configurare bene con l’R’n’B, anche se in generale non mi piace darmi un etichetta.

Ha ancora senso pubblicare un disco? Quale? Che tipo di ascoltatore musicale sei?
Penso che ultimamente il mercato musicale si sia spostato molto più sul lato quantitativo che su quello qualitativo, ciò viene dettato dallo streaming; per mantenere il tenore alto bisogna pubblicare molto ed in poco tempo… Un disco con molte tracce è sicuramente conveniente per i canoni odierni, ma io personalmente non lo farei mai, ho bisogno di tempo per vivere e poi scrivere le cose giuste. Direi che sono un ascoltatore emotivo, mi piace tutta quella musica che riesce a trasmettermi emozioni, sia per quanto riguarda il testo che le melodie.

Prossimi step del progetto?
In realtà non lo so, sono stato fermo per molto tempo ed il mio obiettivo adesso è solo quello di continuare a pubblicare pezzi con costanza, magari poi li racchiuderò in un EP, tutto da vedere ancora…

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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