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Sos Cirt: ecco come la ricerca rischia di affossare (ancora)

Taglio di fondi e poca voglia di cambiare idea: i Cirt rischiano di morire e con loro la ricerca. Di Ludovica Gentili Brutta storia per i Consorzi Int

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Taglio di fondi e poca voglia di cambiare idea: i Cirt rischiano di morire e con loro la ricerca.

Di Ludovica Gentili

Brutta storia per i Consorzi Interuniversitari di ricerca tematica (Cirt) che devono lottare con il taglio dei fondi da parte del Miur che consentivano loro di realizzare progetti per i giovani ricercatori.

Una scelta da parte del Ministero che ha messo letteralmente in crisi la funzione dei Cirt, la cui unica speranza è riposta nei 2,5 miliardi di euro di cui Renzi ha fatto parola, sperando che una quota di essi possa essere destinata alla ricerca italiana per permettere ai Consorzi di proseguire il loro lavoro.

Un’altra questione da risolvere per Stefania Giannini, Ministro dell’ Università e della Ricerca, che dovrà affrontare il caso confidando nell’istituzione di un comitato di rappresentanti dei Cirt e dei rettori che possa studiare a tavolino la soluzione per dar modo alla ricerca tematica di proseguire il suo cammino di scoperte.

Progetti realizzati per decine di milioni di euro e altrettante borse di studio e contratti per giovani ricercatori, sono messi a rischio, per questo è stato indetto ieri un incontro a Roma al quale hanno partecipato 15 Cirt e le senatrici Di Giorgi, Puglisi, Idem e Ferrara per trattare la questione.

Purtroppo i tagli definiti rappresentano un vero e proprio rischio a cui i Cirt vanno incontro, ma confidando nel nuovo programma nazionale di ricerca, ci auguriamo tutti che i progetti possano continuare a trovare il loro spazio per essere realizzati.

Di Ludovica Gentili

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