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“In un altro mondo” il concorso della CEI per i giovani

“In un altro mondo” il concorso della CEI per i giovani

Avvicinare le periferie del mondo raccontandole dall'interno. Di Stefano Di Foggia Quattro ragazzi, tre continenti e un obiettivo. Barbara Rotella, 25

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Avvicinare le periferie del mondo raccontandole dall’interno.

Di Stefano Di Foggia

Quattro ragazzi, tre continenti e un obiettivo.

Barbara Rotella, 25 anni di Bari, Irene Guidetti, 25 anni di Reggio Emilia, Ivan Agatiello, 27 anni di Matera, Silvia De Lucia 22 anni di Certaldo, sono loro i vincitori del concorso della CEI “In un altro mondo”.

Sono stati selezionati tra circa 2.800 iscritti come i più adatti per un mese di volontariato tra le destinazioni di quest’anno. A poche ore dall’annuncio della vittoria sono stati convocati a Roma per un corso di formazione con la Caritas. Tra poco infatti partiranno per la Serbia, l’Ecuador, le Filippine e il Brasile. Lì saranno dei volontari e dei reporter allo stesso tempo. Il loro compito principale infatti è quello di raccontare sul sito www.inunaltromondo.it l’impegno di ogni giorno.

Barbara volerà a Quito in Ecuador per poi trasferirsi ad Esmeraldas. Con la sua esperienza da caposcout e da blogger di viaggi e natura, racconterà del lavoro di Ovic e della fondazione Don Gnocchi che si occupano dell’animazione e del doposcuola per bambini disabili, nel segno del contrasto ai pregiudizi e dell’inclusione sociale.

Anche Irene è una capoclan Agesci, studia Ingegneria edile-architettura a Bologna. Il suo curriculum vanta esperienze di volontariato nei Balcani e una buona formazione di fotografia. Irene andrà in Serbia, a Sid e a Belgrado, dove i profughi del medioriente vengono bloccati nel loro viaggio verso l’Europa. Racconterà del lavoro che svolge la Caritas italiana che distribuisce pasti, kit igienico-sanitari, vestiario e sostegno legale e psicosociale.

Ivan invece raggiungerà le Filippine per conoscere e lavorare insieme ai volontari che si occupano della ricostruzione dopo il tifone Haiyan del 2013. È laureato in economia, cresciuto a Parma e da fotografo freelance ha pubblicato reportages in Italia e all’estero. Nella sede Caritas diocesana di Roxas City, nella regione centrale di Capiz, collaborerà a progetti di formazione in agricoltura e allevamento per far ripartire l’economia di base dopo l’uragano.

Silivia è la più giovane e partirà per Check-in per Juazeiro do Norte, nella provincia orientale brasiliana del Cearà. Ha dimostrato carattere sia nei progetti di volontariato a cui si è dedicata finora sia durante il servizio civile. Per un mese il suo compito sarà dedicarsi alle ragazze-madri e le ex-prostitute delle favelas, accolte con i figli dall’associazione diocesana “Maria mae da vida”. Si occuperà dei corsi di formazione professionale e curerà l’educazione emotiva.

Di Stefano Di Foggia

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