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Ormai si laureano tutti!… e invece no

Ormai si laureano tutti!… e invece no

Cala drasticamente il numero di iscritti all'università. “Ormai si laurea chiunque”. Un cliché che avrete sentito spesso di questi tempi, da zie, nonn

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Cala drasticamente il numero di iscritti all’università.

Ormai si laurea chiunque”. Un cliché che avrete sentito spesso di questi tempi, da zie, nonne, madri, amici, parenti, e chi più ne ha… eh, comunque no! Potreste rispondere voi, soprattutto se siete assediati dai libri che neanche Hitler nei suoi ultimi giorni nel bunker di Berlino.

E se non vi piace pensare di essere Hitler, immaginatevi un’altra metafora. Tornando a noi, non è vero che si laureano tutti, tanto più che neanche si iscrivono in molti: dal 2004, ossia nell’arco di circa dieci anni volendo analizzare il periodo 2004-2014, le matricole sono diminuite del 20%.

I motivi sono semplici: l’università costa, costa parecchio, e, soprattutto, laurearsi non fa più rima con trovare lavoro. Troppi, veramente troppi, sono infatti i giovani a spasso con laure importanti e storiche come lettere, filosofia, storia, ma anche biologia, psicologia, economia. Meno a medicina ed ingegneria, ma in ogni caso anche qui una bella fetta, traducibile nel 15-20% di laureati che non lavorano, uno su cinque. Tanto.

Pensate che un universitario che studia nella propria città, supponendo che quindi abita con i genitori, costa alla famiglia in media 2000 euro, e di fuorisede non ne parliamo: sfioriamo i 7-8000 euro l’anno, una botta non da poco. Vabbè, però state tranquilli, ci sono le borse di studio. Dite? Di coloro che dovrebbero riceverne, per meriti universitari, sportivi o quant’altro, solo il 40% ne ha accesso nelle isole, e solo il 60% al Sud. Un po’ meglio nel Nord con una percentuale che sfiora l’85%. Sempre un po’ poco rispetto ai tanti che non trovano poi lavoro e al costo di mantenimento.

Troppi costi, poco lavoro, e non si laurea più nessuno.

Di Giulio Rinaldi

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