Nuove agevolazioni che riguardano le spese di istruzione Di Ludovica Gentili Tempo di vacanze, necessario quindi sistemare tutto prima di chiudere la
Nuove agevolazioni che riguardano le spese di istruzione
Di Ludovica Gentili
Tempo di vacanze, necessario quindi sistemare tutto prima di chiudere la valigia e partire, lasciandosi un anno intero di fatiche alle spalle in favore di un meritato riposo. Il momento è quello adatto per
riordinare le carte e occuparsi del 730 (in soldoni, il modulo per la dichiarazione dei redditi)
facendo attenzione alle voci che riguardano gli sconti fiscali, che, pare quest’anno siano in favore dell’istruzione e alleggeriscano il peso delle spese.
Molti si rivolgono al Caf, altri preferiscono compilare un modulo “fai da te”, ciò che conta è che il risultato non cambia, ambo le scelte sono valide per inviare correttamente i dati. Per la prima volta quest’anno i contribuenti potranno godere della detrazione sulle spese di istruzione che, a seconda che si tratti di scuole primarie o secondarie, private o pubbliche hanno diversi modi di applicazione. Per tutti coloro che hanno
figli iscritti in una scuola privata, la detrazione si applica sulle rate scolastiche, come ad esempio la tassa di iscrizione mentre per le scuole materne, elementari medie e superiori lo sconto viene calcolato su un importo di massimo 400 euro.
Per le scuole pubbliche altra storia, molti sono gli importi che vengono pagati in modi alternativi come ad esempio i buoni pasto in quanto l’unica spesa detraibile è la mensa, ma ciò che in questo caso rincuora è che quantomeno secondo alcune statistiche potrà essere applicato ad un numero consistente di beneficiari. La detrazione sulla mensa o sulla retta scolastica può arrivare a 76 euro circa, quella degli asili nido fino a 120, ma quella riguardante lo status degli studenti universitari fuori sede è differente in quanto il tutto ammonta all’incirca a 500 euro, e nel caso fossero due i figli in famiglia a trovarsi nella stessa condizione di studenti, l’importo si raddoppierebbe, sussiste quindi uno squilibrio non proprio da sottovalutare.
Certo è che comunque si sa, la detrazione non copre mai tutte le spese sostenute, ma l’unica che coprirebbe tutto è quella relativa alle tasse universitarie.
Se l’ateneo di appartenenza è privato, bisognerà integrare, per ottenere la detrazione, il modello, in quanto le regole e i parametri su cui valutare la detrazione è una questione che è stata trattata a fine aprile con un decreto, pertanto le informazioni sono rintracciabili solo su un foglio informativo a parte.
Cosa ne penseranno i contribuenti di questa novità?
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