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Ecco le linee guida della valutazione dei dirigenti scolastici

Pubblicato il comunicato stampa che specifica i nuovi metodi valutativi, che secondo il ministro Giannini completano un: “Processo atteso da 15 anni,

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Pubblicato il comunicato stampa che specifica i nuovi metodi valutativi, che secondo il ministro Giannini completano un: “Processo atteso da 15 anni, aiuterà il miglioramento del sistema scolastico”.

Se andate a guardare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca troverete una novità: le Linee Guida per la valutazione dei dirigenti scolastici.

Osteggiato da molti negli ambienti scolastici, secondo il ministro dell’Istruzione Giannini produrrà invece la svolta decisiva nel sistema istruttivo: “Si tratta di un processo atteso da 15 anni che ha lo scopo di investire sul miglioramento della professionalità dei nostri dirigenti, figure chiave dell’autonomia scolastica. Il sistema di valutazione a cui abbiamo lavorato è un sistema leggero, che si basa sui documenti e gli strumenti di pianificazione e programmazione che le scuole già utilizzano. Nessun appesantimento burocratico. Si parte dall’autovalutazione dei dirigenti che saranno poi accompagnati nel miglioramento del loro lavoro. La valutazione che parte oggi è un processo di supporto a tutto il sistema scolastico”.

In cosa consiste quindi tale documento? Sostanzialmente i caratteri che definiscono la nuova valutazione dei dirigenti scolastici, chi dovrà giudicarli e secondo quali meccanismi; la prima scadenza racchiude gli obiettivi da assegnare ai presidi, in coerenza con il Rapporto di autovalutazione e il Piano di miglioramento e formativo delle scuole, che saranno validi per tre anni. Fra gennaio e maggio i dirigenti scolastici saranno coinvolti in un processo di autovalutazione su piattaforma online.

Tutto ciò porterà quindi i presidi ad autodefinire un quadro del proprio operato, dalle modalità organizzative della scuola alla gestione del personale, passando per la partecipazione della comunità scolastica.

Ecco le tre diverse dimensioni prese in giudizio, prendendo in riferimento il comunicato stampa del Ministero:

• Direzione unitaria, promozione della partecipazione, competenze gestionali e organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati (a quest’area viene attribuito un peso pari al 60% nel risultato finale);

• Valorizzazione delle risorse professionali, dell’impegno e dei meriti professionali (avrà un peso del 30%);

• Apprezzamento dell’operato all’interno della comunità professionale e sociale (avrà un peso del 10%).

Di Umberto Scifoni

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