Quando arriva il tanto atteso momento in cui devi chiedere la tesi di solito ti mancano pochi esami. I più precisi ed ansiosi la chiedono anche un ann
Quando arriva il tanto atteso momento in cui devi chiedere la tesi di solito ti mancano pochi esami. I più precisi ed ansiosi la chiedono anche un anno prima, ma non è il nostro caso.
Scegliere un argomento ed un professore per la propria tesi non sempre è facile, perché, seppur con grandi difficoltà ed inciampi (e spesso maledicendo tutto quello che ci circonda e che di solito non è mai a nostro favore!) quello che studiamo ci piace e vorremmo che esprimesse almeno un po’ quello che siamo. Non sempre però è chiaro a tutti su cosa si vorrebbe scrivere la tesi o chi vorremmo fosse il nostro relatore.
- La prima sfida del laureando infatti è trovare il relatore. Si perché magari hai seguito un corso in questi anni di triennale (che non sempre sono tre) che ti è piaciuto tanto e la tesi la vorresti chiedere al professore in questione. Prima lo devi trovare e non sempre i professori si trovano, proprio fisicamente: non si capisce mai dove siano quando ti servono.
- Una volta che l’hai trovato devi essere bravo a gestire la situazione, perché spesso i professori più gettonati non possono concedere la tesi a tutti, o comunque non tutti nella stessa sessione di laura, e tu non vorresti mai scalare alla sessione del duemilamai. Una volta che sei faccia a faccia con lui ti devi giocare tutte le tue carte migliori, pure se tu sei uno che di solito a carte c’ha sempre il due di coppe quando regna bastoni. Se il professore ti dice che c’è posto per te fra i suoi laureandi della sessione che hai scelto, ti senti un po’ più vicino alla meta, ma comunque sai che la parte fondamentale del discorso ancora deve arrivare.
- “Lei ha già pensato a qualcosa?!” Certo che tu hai pensato a qualcosa. Ti impappini un po’ e non sai bene se lui capisca tutto, comunque di solito, se è una personcina carina, ti viene incontro, ti consiglia e ti motiva. Se lo è un po’ meno ti dice che quello che gli hai proposto è vecchio, o infattibile, o poco interessante, o comunque a lui non piace, quindi devi fare un’altra cosa. E a te alla fine va bene lo stesso, basta che ti facciano laureare in qualche modo.
- Torni dopo qualche tempo dal relatore, quando hai finito, non ti spieghi neanche tu esattamente come, tutti gli esami. Ti rifai vivo semplicemente per confermare la tua presenza e fare presente che comunque tu quella cosa lì di laurearsi la vuoi ancora fare, quell’argomento ti va ancora bene e sei pronto. Farai finta di aver già letto gran parte del materiale che qualche tempo prima il relatore ti aveva consigliato e poi ti sentirai dire “Perfetto, allora per la prossima settimana mi porti il primo capitolo!”
Tu esci e sei contento, perché comunque sei quasi arrivato, ma gli ultimi cento metri sono sempre i più duri e questa tesi, che sembrava un miraggio, adesso bisogna scriverla davvero…ma questa è tutta un’altra storia.
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