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Demòpolis ci spiega che ne pensiamo noi giovani delle elezioni

Demòpolis ci spiega che ne pensiamo noi giovani delle elezioni

Il prossimo 4 Marzo si terranno le elezioni politiche 2018: Demòpolis ha tracciato le intenzioni dei più giovani individuando un trend negativo. Andr

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Il prossimo 4 Marzo si terranno le elezioni politiche 2018: Demòpolis ha tracciato le intenzioni dei più giovani individuando un trend negativo.

Andranno alle urne milioni di italiani maggiorenni e lì, in quel momento, dovranno decidere per il futuro del paese.
A destare maggior preoccupazione, come sottolineato da un’indagine di Demòpolis, sono i giovani. Alcuni voteranno per la prima volta, altri avranno alle spalle già diverse elezioni.

Per tutti sarà il momento della decisione… se decideranno di votare. Sì perché è allarme rosso sul tasso di astensionismo giovanile alle prossime elezioni.

Il trend di astensionismo giovanile analizzato da Demòpolis

La tendenza preoccupante, oltre ad essere tangibile nell’aria (basta farsi quattro chiacchiere con un gruppo di amici) è confermata da uno studio condotto da Demòpolis.
L’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis, attivo nello studio delle tendenze della società italiana, ha intervistato un campione di 1.500 maggiorenni, di cui solo il 63% ha deciso che voterà alle imminenti elezioni.

I numeri sono in calo, tanto da essere scesi di 12 punti rispetto alle elezioni del 2013. Ma è ancora più a ribasso il trend degli Under-25: di questi solo il 53% voterebbe, con il risultato che quasi un U25 su 2 si asterrebbe.

I dati che emergono dall’indagine Demopolis – commenta il direttore di Demòpolis Pietro Ventoconfermano le preoccupazioni espresse dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il 47%, quasi 1 giovane su 2, tra quanti hanno meno di 25 anni, appare deciso a non votare alle prossime Elezioni Politiche. La maggioranza assoluta degli intervistati crede che la politica non sia in grado di incidere sulla vita e sul futuro dei giovani nel nostro Paese”.

Ovviamente di tratta di dati a quasi un mese di distanza dalle prossime elezioni politiche e si spera che, nel frattempo, qualcosa cambi. Si spera che i decisi per il voto continuino ad esserlo, gli indecisi scelgano di votare, e gli astensionisti si ravvedano.
Da ricordare, infatti, che i giovani sono alla base del cambiamento, delle rivoluzioni culturali, essi sono il futuro anche in un paese “vecchio” come il nostro.

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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