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A scuola con…Ciro Immobile

A scuola con…Ciro Immobile

Che scuola hanno frequentato i calciatori italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Secondo episodio: Ciro Immobile. Vi siete mai chi


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Che scuola hanno frequentato i calciatori italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Secondo episodio: Ciro Immobile.

Vi siete mai chiesti quale scuola avessero frequentato da adolescenti calciatori del calibro di Buffon, Ciro Immobile o De Rossi? Noi sì. E per risponderci (o meglio, per rispondervi) abbiamo ideato una nuova rubrica nella quale ogni settimana ripercorreremo la carriera scolastica di uno sportivo.

Dopo aver fatto un tuffo nell’adolescenza di Daniele De Rossi, oggi ci spostiamo sull’altra sponda del Tevere, per scoprire dove ha studiato uno degli idoli della tifoseria biancoceste: Ciro Immobile. Dopo diverse stagioni a spasso per l’Europa, nel 2016 Immobile approda alla Lazio, dove esplode definitivamente diventando uno degli attaccanti italiani più forti in circolazione.

Sebbene gli ci siano voluti diversi anni di gavetta prima di poter arrivare ad esprimere con continuità il suo potenziale, le doti tecniche di Ciro erano indiscutibili già quando militava nella scuola calcio Torre Annunziata ’88. È proprio a Torre Annunziata che Immobile è cresciuto, insieme a suo fratello Luigi, sotto lo sguardo attento e premuroso della mamma Michela e del papà Antonio. Ed è qui che Immobile ha studiato.

Già, ma in che scuola? È presto detto: all’ITI “Guglielmo Marconi”, sito in Via Roma-Traversa Siano. Dopo aver conseguito la licenza media alla “Vittorio Alfieri” (ex “Manzoni”), infatti, Ciro si è iscritto a questo istituto per prendere il diploma di perito tecnico.

Ma all’età di 17 anni è arrivata la chiamata della Juventus e Immobile non ha saputo dire di no. Trasferitosi a Torino, non è stato piu in grado di conciliare i doveri scolastici con gli impegni calcistici e ha così deciso di abbandonare gli studi a un passo dalla Maturità.

Visto e considerato come è poi andata, ci risulta difficile pensare che si sia pentito di quella scelta. Questo, però, non significa che non gli avrebbe fatto piacere prendere quel diploma, magari anche per fare contenti i suoi genitori, che lo hanno sostenuto sempre e comunque, in qualsiasi circostanza, come dei veri tifosi.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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