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Salvini: crediti per chi dona il sangue

Salvini: crediti per chi dona il sangue

Il Ministri dell’Interno, Matteo Salvini, propone di introdurre crediti formativi per tutti gli studenti che donano il sangue. La proposta sta facendo

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Il Ministri dell’Interno, Matteo Salvini, propone di introdurre crediti formativi per tutti gli studenti che donano il sangue. La proposta sta facendo molto discutere e presenta non poche criticità.

La proposta di Salvini

Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini lancia una proposta in un evento sulla donazione del sangue che si è svolto all’Università Cattolica di Milano. L’intenzione è quella di proporre al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti l’introduzione di crediti formativi per tutti gli studenti che donano il sangue.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24ore, il vicepremier ha affermato: “Si tratterà di introdurre crediti formativi perché è un atto di civiltà, utilità e generosità.”

Cosa sono i crediti formativi, di cui parla il Ministro?

I crediti formativi sono dei crediti scolastici extra. Gli studenti possono acquisirli con diverse attività, tra cui corsi d’informatica o attività sportiva. In particolare, gli universitari li conseguono con lo svolgimento di un tirocinio.
L’intenzione del vicepremier Salvini è quello di far rientrare la donazione del sangue tra queste attività.

Le criticità

La proposta del Ministro si scontra con una serie di problematiche.

    • Il protocollo d’intesa del 2018, stretto tra l’Avis (Associazione volontari italiani del sangue) e il ministro dell’Istruzione.
      Il protocollo già prevede una serie di agevolazioni, come ad esempio l’assenza giustificata per tutti gli studenti che donano il sangue. Ma, in merito alla proposta, nel protocollo viene sostenuto che la donazione non può essere considerata tra quelle attività per cui lo studente possa ricevere crediti formativi.
    • La discriminazione. La proposta del Ministro potrebbe rappresentare un fattore discriminante per tutti gli studenti che non possono donare il sangue per ragioni di salute, come ad esempio malattie cardiovascolari o per problematiche di peso.

La proposta fa molto discutere, ma non è la prima volta che il vicepremier interviene sulla tematica della donazione del sangue. Già a novembre 2018, Salvini aveva avanzato una proposta ancor più drastica: obbligatorietà della donazione per tutti gli studenti maggiorenni.
Le motivazioni per la sua forte attenzione sul tema erano già state espresse allora, difatti secondo quanto riportato da TPI, il Ministro aveva affermato che “è una questione di sicurezza nazionale, perché se non lo raccogli, lo compri ed in altri paesi non ci sono i controlli rigorosi presenti in Italia.”.

#FacceCaso

Di Claudia Marano

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