Quest'anno, a darsi battaglia per superare il test di medicina, sono stati in 60mila. Le polemiche non sembrano rallentare: che succederà in futuro?
Quest’anno, a darsi battaglia per superare il test di medicina, sono stati in 60mila. Le polemiche non sembrano rallentare: che succederà in futuro?
Come ogni anno, il test di medicina non produce solo speranzosi piccoli dottori felici di potersi sperimentare con questa facoltà, ma anche e soprattutto polemiche e cause legali.
Il test
Alle ore 11:00 di martedì 3 settembre, ben 68mila studenti si sono scontrati per raggiungere il loro sogno: essere uno degli 11mila fortunati che avrebbero avuto accesso ai corsi di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria. Avete capito bene: per un medico che entra, più di 6 restano fuori (e non parliamo dell’imbuto formativo post-laurea, perché altrimenti i numeri schizzerebbero).
Il test consiste in un quiz di 60 domande che vertono su chimica, biologia, logica e cultura generale, fisica e matematica. Tempo limite per rispondere: 100 minuti. Una vera selezione che premia i più motivati e fortunati.
La polemica
Mentre gli aspiranti medici erano intenti a sostenere la prova, fuori venivano organizzati presidi e sit-in di protesta. Roma, Bologna, Milano, Napoli e Catania sono solo alcune delle Università che hanno visto montare la polemica fuori dalle proprie mura.
“Basta speculare sulla pelle degli studenti”, ha dichiarato Enrico Gulluni, coordinatore nazionale di Udu. “Ci troviamo ancora una volta ad assistere all’ennesima lotteria dei test d’accesso per i corsi a numero chiuso programmato nazionale. Anche quest’anno decine di migliaia di studenti saranno impegnati in quella che è diventata una vera e propria competizione”.
“Una guerra tra poveri”, la definisce Gulluni.
D’accordo con il coordinatore nazionale sembra essere anche Carlo Rienzi, presidente di Codacons: “Una prassi, quella del numero chiuso, che appare superata, inutile e lesiva dei diritti degli studenti e degli utenti del servizio sanitario, e che comporta ogni anno uno spreco di milioni e milioni di euro”.
Razionalizzare
Certamente, la polemica non si fermerà mai. Almeno finché il numero chiuso non verrà abolito. Ma vogliamo lasciarvi con una considerazione: quest’anno i contratti di formazione medica specialistica sono 8.776. Anche per entrare qui c’è stata una lotta: 19mila sono i medici che hanno tentato di accedere alla specializzazione.
Immaginate ora, un flusso di 60mila persone che cerca di sfondare un imbuto da 9mila posti. Forse c’è un modo migliore che togliere il test per avere più camici bianchi. Forse ci sono diversi modi migliori.
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