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Una crociera in palio per gli iscritti in un istituto tecnico di Bari

Una crociera in palio per gli iscritti in un istituto tecnico di Bari

Singolare iniziativa dell'Istituto Tecnico Caracciolo di Bari che ha messo in palio una crociera per attirare e aumentare i nuovi iscritti. Dopo la l

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Singolare iniziativa dell’Istituto Tecnico Caracciolo di Bari che ha messo in palio una crociera per attirare e aumentare i nuovi iscritti.

Dopo la lotteria degli scontrini, ora anche quella per le iscrizioni scolastiche. Succede anche questo in Italia. Se per incentivare l’emissione delle ricevute il governo si è inventato un gioco a premi, una scuola di Bari forse ha pensato di trarre ispirazione e fare lo stesso, per attrarre nuovi iscritti. E così all’Istituto Tecnico Euclide Caracciolo del capoluogo pugliese è stata messa in palio una crociera nel Mediterraneo, che sarà vinta da uno dei nuovi alunni dell’anno venturo.

Il programma della gita-premio è già pronto. Partenza da Civitavecchia, destinazione Barcellona. Attività didattiche, culturali e laboratori a bordo durante i due giorni di navigazione. Poi altri due di pernottamento nella città spagnola.

Tutte le scuole investono in pubblicità, magari con spot al cinema o gadget da distribuire. Noi abbiamo pensato a un’iniziativa più consona ai nostri futuri studenti, che possono scegliere fra gli indirizzi Nautico e Aeronautico“. Sono le parole della preside Giovanna De Giglio, riportate su Repubblica. L’idea vuole essere una risposta al calo delle iscrizioni, visto che storicamente, sostiene la direttrice, si tende a preferire sempre più i licei rispetto agli istituti professionali. “Eppure – assicura – le imprese ci chiedono le liste dei diplomati che possano essere subito inseriti sulle navi da crociera. In ogni caso, l’Euclide ha formato anche grandi ingegneri“. La conferma di uno dei tanti paradossi italiani, di cui abbiamo già parlato.

“Abbiamo pensato alla mini-crociera – continua a spiegare la dirigente – perché non si tratta di un semplice viaggio turistico ma didattico. I ragazzi a bordo della nave possono accedere alla sala macchine e partecipare ai laboratori organizzati dall’azienda“.

L’idea, senz’altro singolare, è dunque sostenuta da validi motivi. Discutibile, piuttosto, è il fatto che un’istituto debba fare proselitismi, come fosse un centro commerciale, con le offerte migliori, per accaparrarsi più clienti e battere la concorrenza. Ma tant’è. E comunque, meglio farlo con una vacanza bonus, che dividendo gli alunni in classi sociali, separandoli in aree diverse del complesso scolastico, e presentando tale scelta come un vanto per la scuola stessa.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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