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Il caso Suarez fa suonare la sveglia: test di Italiano, ora si cambia

Il caso Suarez fa suonare la sveglia: test di Italiano, ora si cambia

L'esame farsa per far avere il certificato di italiano B2 al calciatore Luis Suarez fa suonare la sveglia. Il ministro annuncia cambiamenti. Il calci

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L’esame farsa per far avere il certificato di italiano B2 al calciatore Luis Suarez fa suonare la sveglia. Il ministro annuncia cambiamenti.

Il calcio italiano, purtroppo, non è nuovo a scandali e vicende ombrose che finiscono in tribunale. Il recente caso dell’esame-farsa di Luis Suarez è solo l’ultimo in ordine di tempo. Ma pare che almeno sia servito a dare l’input per cambiare alcune regole sull’ottenimento delle certificazioni per la lingua italiana. Ad annunciarlo è lo stesso ministro Gaetano Manfredi.

Come noto, il calciatore uruguayano, per favorire il suo approdo in un importante club di Serie A, aveva avviato l’iter per prendere la cittadinanza italiana. Ne aveva ben diritto, secondo la legge, giacché sua moglie vanta la bellezza di un quarto del suo sangue di italiche origini (un nonno della signora era friulano) e quindi aveva già potuto ottenere il passaporto. In virtù del rapporto matrimoniale, anche il marito ha così avviato le pratiche. Insomma, da ius sanguinis a ius primae noctis è un attimo. A patto però che si superi un esamino di lingua facile facile.

Lasciando perdere le polemiche sull’assurdità di tale legislazione, il certificato richiesto è un B2 di italiano. Un livello mediamente raggiungibile dai bambini di 5ª elementare. A prima vista, non uno sforzo improponibile, considerata anche la prospettiva di un ingaggio da 14 milioni di euro netti a stagione. Eppure non è andata così.

L’esame, sostenuto presso l’Università di Perugia, sembrerebbe essere stato stato truccato. Condizionale d’obbligo per le indagini ancora in corso, che però hanno già suscitato l’indignazione generale dell’opinione pubblica. Oggettivamente giustificabile. E la politica non è rimasta certo a guardare.

Le intenzioni di riforma

Il Ministro dell’Università e della Ricerca si è detto pronto “al riordino della regolamentazione nazionale in merito alle certificazioni della lingua italiana come seconda lingua, in linea con i principi e gli obiettivi delineati nell’ambito nel quadro comune europeo delle lingue”. A queste parole segue l’intenzione da parte dell’esponente di governo, di istituire un organo ad hoc di esperti linguisti per il monitoraggio della qualità dei test stessi. L’obiettivo è analizzare le procedure seguite dagli atenei dove si svolgono questi accertamenti sulle competenze linguistiche in italiano, per iniziare un processo di riforma e garantire in futuro maggior trasparenza.

Alla fine, il calciatore si è accordato con un’altra squadra spagnola e non giocherà comunque nel nostro campionato. Ma per lo meno ha fatto suonare la sveglia su un sistema che ha evidenziato parecchie falle.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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