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Quasi, quasi vado al Sud. A lavorare!

Quasi, quasi vado al Sud. A lavorare!

Si espande un bel progetto tutto italiano per limitare la fuga di talenti dal Meridione. Di Giulia Pezzullo Al termine dei propri studi, condotti nell

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Si espande un bel progetto tutto italiano per limitare la fuga di talenti dal Meridione.

Di Giulia Pezzullo

Al termine dei propri studi, condotti nella maggior parte dei casi nel proprio Paese d’origine, si vorrebbe poter sperare in un posto di lavoro fisso senza dover espatriare per trovarlo. La cronaca italiana ci insegna, tuttavia, che questo diritto è tutto sommato un’utopia, un sogno ad occhi neanche troppo aperti. L’Italia si spopola e i giovani talenti emigrano altrove per poter vivere la vita dei loro sogni. Il fenomeno dell’abbandono della terra natale riguarda in modo particolare il Meridione, toccato da un tasso di assunzioni molto basso e da uno di nepotismo e malaffari decisamente alto. Fortuna vuole che non tutte le coscienze siano da buttare e nascono così progetti culturali come “Resto al Sud Academy”.
Un team di professionisti nell’ambito del settore tecnologico e multimediale ha deciso di dare un taglio alla dispersione di talenti del Sud Italia creando una rete di opportunità gratuita mirata alla formazione di alcuni giovani particolarmente capaci che vivono in quartieri disagiati.

Il format è indirizzato a ragazzi tra i 23 e i 29 anni, studenti universitari negli ambiti di marketing, media, telecomunicazioni e innovazione tecnologica con una buona conoscenza della lingua inglese. Questa fata turchina dei talenti seleziona 5/6 candidati e regala loro la possibilità di partecipare a stage presso aziende del Sud Italia in modo da ricevere una formazione adeguata e sperare, perché no, in un’assunzione a tempo indeterminato. L’edizione di quest’anno (la seconda) è stata inaugurata oggi dopo 4 mesi di selezioni dei candidati ed ospitata dall’istituto tecnico Galileo Ferraris di Scampia: tra gli ospiti anche il ministro della giustizia Andrea Orlando e l’assessore alla scuola Anna Maria Palmieri. Il progetto è sostenuto dal gruppo Conad, dalla Ninja Academy e dal gruppo Tiscali e si pone sulla linea d’attacco di un’accademia online gratuita che vuole spronare i talenti a migliorare la realtà italiana e non quella estera. Quest’anno sono stati scelti 5 ragazzi: Orazio Giammona (Lampedusa), Eliana Riva (Caserta), Lia Giannini (Cosenza), Antonella Guerriero (Potenza) e Ilario Falcone (Foggia). Tutti seguiranno un master della durata di un anno durante il quale avranno modo di toccare con mano il loro futuro.

Puntare sui sogni dei ragazzi, soprattutto in un momento delicato come questo in cui vengono interrotte vite innocenti e si propaga il pugno duro del terrore, è un obbligo morale che inneggia alla vita e che deve essere sempre un monito di miglioramento e di progresso. È da progetti come questo che bisogna trarre l’orgoglio e la fiducia per quella parte d’Italia ancora in grado di sperare e superare le difficoltà politiche e sociali.

Di Giulia Pezzullo

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