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Bergamaschi passa all’Università

Bergamaschi passa all’Università

Prende così la decisione di lasciare il posto di direttore generale dell'assessorato alla Sanità per intraprendere la strada accademica. Adesso la cor

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Prende così la decisione di lasciare il posto di direttore generale dell’assessorato alla Sanità per intraprendere la strada accademica. Adesso la corsa al suo successore è molto delicata ed ambita.

Di Lorenzo Santucci

Walter Bergamaschi ha deciso: lascerà la Sanità per diventare il nuovo direttore generale dell’Università Statale di Milano. Una decisione presa anche con il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, che lo aveva riconfermato nel 2013 al momento della sua elezione. Nominato da Formigoni, infatti, il cinquantunenne ha occupato una poltrona che è stata sempre molto scottante e che adesso bisogna assegnare con cautela e molta attenzione. Molte le inchieste che si sono susseguite in questo periodo (che non hanno riguardato l’ormai ex direttore generale dell’assessorato alla Sanità), che hanno dato come ultimi risultati l’arresto Fabio Rizzi, leghista e uomo fidato di Maroni, e Mario Mantovani, esponente di Forza Italia. Proprio per queste ragioni di scandalo, Walter Bergamaschi era stato nominato nel 2013 per portare aria nuova all’interno della sanità lombarda e far uscire dalla bufera giudiziaria l’ospedale San Raffaele e la clinica di riabilitazione Maugeri.

La Sanità era e rimane la punta di diamante del Pirellone: eh sì perché con i 17,5 miliardi di euro, fa muovere l’80% del denaro alla Regione lombarda ogni anno. Mica poco. Entro fine mese dovrà essere nominato il suo successore e non c’è margine di errore per evitare di commettere sbagli passati. Il posto è sempre stato molto ambito da quelli di Forza Italia e l’idea che originariamente aveva Maroni ora è svanita: con l’insediamento di Bergamaschi all’interno dell’Università milanese prevista già per il 2 maggio, non è più possibile attendere il risultato delle amministrative e decidere in base al vincitore.

Tra i papabili ad essere eletti ci sono Carlo Nicora, vicino a Ncd che è alla guida del Papa Giovanni XXIII di Bergamo e una leghista, Mara Azzi, attuale leader dell’Agenzia di tutela della Salite, sempre di Bergamo.

Di Lorenzo Santucci

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